Una breve panoramica sull’ingegneria della sicurezza
L’ingegneria della sicurezza è quella branca dell’ingegneria che si occupa della sicurezza di persone e cose, sia nella costruzione che nell’operazione dei vari oggetti o manufatti. Di solito si parla di ingegneria della sicurezza nelle mansioni più specifiche di progettazione di impianti industriali di grosse dimensioni o nell’ingegneria dei trasporti. In realtà, questa è data dalla complessità di queste situazioni.
Due esempi di ingegneria della sicurezza: Una penna a sfera e una centrale nucleare
Per visualizzare bene alcune similitudini e differenze riguardanti l’ingegneria della sicurezza si può fare un esempio pratico.
L’ingegneria della sicurezza si applica sia a una penna a sfera che a una centrale nucleare. Nella penna a sfera, bisognerà controllare la sicurezza dei materiali di cui è composta e la possibilità di ingestione, per fare due esempi. Nella centrale nucleare, la sicurezza è molto più complessa (sicurezza degli operatori della centrale, della popolazione attorno alla centrale, et cetera). La sicurezza della popolazione, una delle tre branche dell’ingegneria della sicurezza è anche presente in qualcosa che po’ sembrare di poco conto come la penna.
Si pensi al foro nel tappo delle penne BIC. Questo non serve a nulla se non al fatto che, in caso di ingestione, permette di non soffocare.
Si nota molto bene come l’ingegneria della sicurezza sia multidisciplinare, nel senso che tutte le branche dell’ingegneria concorrono alla realizzazione di un progetto sicuro. Ovviamente, per rimanere nell’esempio, la sicurezza dev’essere pensata dall’inizio della progettazione fino alla fine della dismissione dell’impianto.
Un’ulteriore distinzione utile: Sicurezza attiva e sicurezza passiva
Nel mondo dell’ingegneria della sicurezza, è importante anche la distinzione tra sicurezza attiva e sicurezza passiva. La distinzione tra queste due branche è facile da visualizzare in determinate situazioni, anche se esiste in qualsiasi applicazione. Per esempio, nel mondo dei trasporti la sicurezza passiva è tutto quello che aiuta a diminuire la severità di un incidente quando non si può più fare nulla per evitarlo (ad esempio una rollcage o le crumple zones sulle automobili) mentre la sicurezza attiva è tutto quello che evita all’incidente di accadere.
Tornando all’esempio di penna a sfera e centrale nucleare, l’esempio fatto del tappo forato è un esempio di sicurezza passiva, mentre un esempio di sicurezza attiva potrebbe essere l’indicazione “tenere fuori dalla portata dei bambini”. Allo stesso modo si possono fare esempi dello stesso tipo sulla centrale nucleare: il controllo della temperatura dell’acqua all’interno del reattore è un esempio di sicurezza attiva, la copertura di cemento armato del reattore a prova di ordigno nucleare è un esempio di sicurezza passiva.
La matrice di Rischio
Una delle cose più importanti nel mondo dell’ingegneria della sicurezza è calcolare la pericolosità di qualcosa. Ma, come nelle altre branche dell’ingegneria, bisogna avere un modo quantitativo e non solo qualitativo di descrivere certe grandezze, come appunto la pericolosità. Per questo è stato sviluppata la matrice di rischio. Non è una vera e propria matrice ma una tabella. Le grandezze principali sono la probabilità di occorrenza, la gravità dell’occorrenza e se quindi il rischio sia accettabile. La gravità è una variabile empirica e difficilmente calcolabile. Di solito va da 1 a 4 o 5 a seconda di chi costruisce la matrice di rischio. Questi numeri sono proporzionali alla pericolosità, e di solito sono accompagnati anche a una parola. Ad esempio, gravità 1 è negligibile, mentre gravità 5 è catastrofico.
La probabilità è molto più facile da comprendere, in quanto è la probabilità di accadimento di qualcosa. La probabilità è un numero tra 0 e 1, con 0 evento impossibile e 1 evento certo. Nella matrice di rischio la probabilità è divisa in frequente, ragionevolmente probabile, remoto, estremamente remoto, estremamente improbabile. Di solito, nel mondo aeronautico, questo viene espresso come una probabilità o in numero di ore di volo, quindi come probabilità o frequenza. Di solito se viene espresso in numero di ore di volo, significa che l’evento deve presentarsi con un massimo di una volta per numero di volo.
Queste due caratteristiche vengono messe ai due lati della tabella e vengono combinate per sapere se un rischio sia accettabile o meno. Per esempio, la rottura di un sedile può essere un evento frequente e con gravità negligibile, mentre la perdita completa di pressione idraulica può potenzialmente avere conseguenze catastrofiche quindi dev’essere estremamente improbabile per essere di rischio accettabile.
Sono studente di ingegneria aeronautica full time, e altrettanto full time posso perdermi a parlare di tutto lo scibile umano, con una predilezione per i mezzi veloci o che hanno un grosso motore, per arrivare fino a cose che non c’entrano granché, come la filosofia o la letteratura.