Vitamina B12 – A cosa diamine serve?

Credo che molti di voi abbiano sentito parlare, almeno una volta, di vitamina B12, ma cosa sono le vitamine?

Sappiamo che mangiare frutta e verdura è importante.

Lo sappiamo fin da bambinз, da quando ci viene ripetuto infinite volte “mangia le verdure!”, “la frutta e la verdura sono fondamentali e vanno mangiati almeno 5 volte al giorno!”, “Bisogna mangiare almeno 700 g di verdure al giorno!”.

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Una generica immagine di frutta e verdura che da all’articolo un tono salutista. Missione Scienza vi intima a mangiare le vostre verdure, se no niente gelato. © Fonte

Il motivo di questa frenesia del vegetale ha delle basi scientifiche: nella frutta e nella verdura gli esseri umani trovano la fonte più completa e diversificata di vitamine e sali minerali ed è, quindi, fondamentale includere questi alimenti nella dieta quotidiana.

C’è, però, una vitamina (peraltro importantissima) che potrebbe mancare all’appello, nonostante stiate attentissimi a consumare dosi adeguate di prodotti vegetali.

Facciamo un passo indietro

Le vitamine sono composti organici essenziali per l’organismo.

Il corpo richiede questi nutrienti in quantità relativamente limitate; ad esempio, la dose giornaliera consigliata di vitamina C è circa 60 milligrammi.

Sono essenziali perché l’organismo umano non è in grado di sintetizzare le vitamine in quantità sufficienti e in maniera indipendente; pertanto, queste devono essere integrate attraverso l’alimentazione.

Questa definizione (nata nei primi anni del Novecento) è fortemente “antropocentrica”; ad esempio, l’acido ascorbico (Vitamina C) è una vitamina essenziale per gli esseri umani, quindi deve essere assunta con l’alimentazione, ma non lo sarebbe per la maggior parte degli altri organismi animali (ad esempio non è essenziale per i cani), che sono in grado di sintetizzarla autonomamente.

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Un cucciolosissimo cane che guarda con disprezzo un cesto di agrumi. A lui non servono assolutamente a nulla. Good boy. © Fonte

Le vitamine sono di differenti tipologie e hanno varie strutture molecolari che le distinguono in quanto a funzioni e proprietà.

La vitamina di cui voglio parlare, però, è una vitamina molto speciale. Ha ben due primati nel mondo della biochimica: è la vitamina più pesante a livello molecolare (pesa quasi dieci volte di più della vitamina C) ed è la vitamina con la struttura più complessa.

Sto parlando della cobalamina

La cobalamina, meglio nota come vitamina B12, è coinvolta nel metabolismo delle cellule del corpo umano su vari fondamentali livelli. Fra le sue funzioni più importanti e note, ci sono il metabolismo dei grassi e la collaborazione alla sintesi del DNA.

La vitamina B12 è un nutriente essenziale nell’alimentazione umana e un suo deficit può portare a gravi patologie, con danni all’organismo anche irreversibili.

La particolarità di questa vitamina è che contiene cobalto (da cui prende il nome). Il cobalto è un elemento biochimicamente molto raro, che, però, consente alla vitamina B12 di portare a termine numerosi processi fondamentali allo sviluppo e alla buona salute di ognuno di noi.

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La struttura della vitamina B12, da manicomio. © Fonte

In natura, la sintesi della vitamina B12 avviene solo a opera di microrganismi (alcuni archeobatteri ed eubatteri). Questi batteri del suolo producono naturalmente questa vitamina e proliferano sui vegetali selvatici “inquinati” e sporchi di terra.

Questi vegetali fanno parte della dieta degli erbivori, e così la vitamina B12 risale la catena alimentare, anche se non viene prodotta da nessun animale.

Ed ecco il problema

Raccogliere e lavare frutta e verdura elimina questi microrganismi e, con loro, la fonte di questa vitamina.

Poiché, quindi, non esistono fonti vegetali di questo composto (a meno che non si mettano in tavola ortaggi ricoperti di terra), persone che seguono una dieta strettamente vegetariana devono stare molto attente a integrare questo elemento essenziale della dieta attraverso cibi “fortificati” (in cui una dose di cobalamina viene aggiunta fra gli ingredienti) o attraverso integratori.

La maggior parte degli individui onnivori (in paesi sviluppati) ottiene abbastanza vitamina B12, la cui dose giornaliera necessaria è, fra l’altro, molto limitata (2-3 microgrammi) a partire da prodotti animali (carne, pesce, latte e uova).

Nell’intestino umano esistono batteri sintetizzanti cobalamina. Tuttavia, l’assorbimento della vitamina prodotta in questo modo è praticamente pari a zero.

È interessante notare, però, che nei suddetti prodotti di origine animale (provenienti nella maggior parte dei casi da allevamento) la vitamina all’interno dell’alimento deriva a sua volta da integratori aggiunti ai mangimi, facendo sì che i prodotti ottenuti dalla macellazione della carne o dalla lavorazione dei latticini contengano quantità adeguate di cobalamina.

Cosa succede se il corpo non ha abbastanza vitamina B12?

In una parola, anemia.

Specificamente anemia perniciosa.

Carenze di vitamina B12 possono portare allo sviluppo di anemia megaloblastica, affiancata da danni neurologici non indifferenti.

In parole povere, il corpo non riesce a produrre globuli rossi funzionali, il midollo resta attivo, ma il processo di eritropoiesi (la formazione dei globuli rossi, appunto), non riesce a concludersi. Il soggetto che presenta carenza si sentirà stanco e spossato e accuserà segnali di danno neurologico come dolore alla lingua e generico senso di formicolio.

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Un caso grave di sangue estratto da un paziente affetto da anemia megaloblastica. I globuli rossi malformati sono evidenziati in viola chiaro. © Fonte

Se la carenza non viene risolta, i sintomi si aggravano, portando a perdita graduale della funzionalità muscolare, riduzione della funzionalità cardiaca e (se non bastasse) psicosi.

Molti soggetti in carenza di vitamina B12 raccontano di provare una sensazione simile a un costante “senso di colpa”, anche se l’origine di tale sensazione non è ben chiara.

Dobbiamo andare nel panico?

Assolutamente no.

Dato che il fabbisogno giornaliero è molto basso, in genere una dieta bilanciata riesce a coprire il fabbisogno senza alcun problema. Moltissimi degli alimenti confezionati (come cereali, bevande di origine vegetale e barrette proteiche) sono comunque arricchiti di vitamine, fra cui la B12.

Inoltre, data la sua fondamentale importanza, il corpo umano ha un sistema di “trattenimento” che ci permette di accumulare nel corpo fino a 5 milligrammi di vitamina B12. Un essere umano adulto, in media, ha una scorta di vitamina B12 che può durare fino a 5 anni!

Questo non vuol dire che non sia necessario prestare attenzione per avere un’alimentazione completa, soprattutto se si sceglie (o si ha necessità) di seguire un’alimentazione prevalentemente o totalmente vegetariana.

Quindi, mangiate assolutamente le verdure, ma sappiate che non c’è nulla di male nel prendere un integratore, ogni tanto.

Fonti

Vitamine – Wikipedia [ita]

Vitamina B12 – Wikipedia [ita]

Vitamina B12 – Pharmamedix [ita]

Sintesi della Cianocobalamina – SynArchive [eng]

Digestione e assorbimento della vitamina B12 – Armando Hasudungan, YouTube [eng]

Vitamina B12, struttura e funzioni – Priyanka Jain, YouTube [eng]

Luca Ricciardi

Laurea in chimica-fisica dei sistemi biologici, ottenuta all'università "La Sapienza" di Roma, PhD in Chimica Organica ottenuto all'università di Twente (Paesi Bassi), attualmente parte dell'Editorial Office di Frontiers in Nanotechnology e Frontiers in Sensors, a Bologna. Mi identifico come napoletano (anche se di fatto a Napoli ci sono solo nato). Un ricettacolo di minoranze (queer, vegano, buddista…) con una grande passione per la divulgazione.

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