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Dalla natura all’innovazione: la sorprendente storia del Velcro

Era il ’41 e la Seconda Guerra Mondiale infuriava nel mondo intero. Ma mentre i paesi si combattevano con tutte le forze disponibili, in Svizzera un ingegnere di nome Georges de Mestral stava per scoprire qualcosa che avrebbe rivoluzionato il mondo dei tessuti e delle chiusure.

Natura, curiosità e ingegno

De Mestral era un uomo curioso e appassionato della natura. Amava fare lunghe passeggiate nei boschi in compagnia del suo fedele cane, quando un giorno, di ritorno a casa, notò qualcosa di insolito sui suoi pantaloni e nel pelo del suo cane. Erano degli strani pallini, che sembravano essersi impigliati sui tessuti che indossava e sul pelo del suo fedele amico a quattro zampe.

Incuriosito, de Mestral decise di analizzarli al microscopio. Scoprì che quei pallini erano in realtà ricettacoli, ossia involucri protettivi all’interno dei quali sono conservati dei semi, di una pianta particolare. Si trattava dei semi della bardana maggiore (Arctium lappa), una pianta erbacea che si può facilmente incontrare durante le passeggiate nei pascoli montani o in campagna.

Bardana maggiore (Arctium lappa). © Fonte

Il meccanismo ingegnoso della bardana

La bardana aveva sviluppato un meccanismo semplice ma ingegnoso per diffondere i propri semi. Il ricettacolo del fiore era munito di un involucro che presentava delle lunghe strutture a forma di ago, chiamate “brattee”, dotate di minuscoli uncini alle estremità. Questi uncini si agganciavano perfettamente a determinate superfici, come il manto di alcuni animali o alcuni tessuti da noi indossati, permettendo alla bardana di diffondere i propri semi.

La creazione del Velcro: dalla curiosità alla perfezione

De Mestral rimase affascinato da questo meccanismo naturale e decise di cercare di replicarlo per creare un sistema di chiusura simile a quello delle cerniere, cioè a incastro: uncini da una parte e cappi dall’altra.

Ci vollero dieci anni per progettare e perfezionare il processo di fabbricazione del nuovo sistema di chiusura, che De Mestral chiamò Velcro, una fusione delle parole francesi “velour” (velluto) e “crochet” (uncino). All’inizio, l’invenzione di De Mestral non ottenne grande successo, ma poi arrivò l’occasione che avrebbe cambiato tutto.

Immagine catturata a microscopio elettronico del meccanismo di chiusura a strappo del Velcro. © Fonte

Il grande salto del Velcro

Negli anni ’60, la NASA venne a conoscenza dell’innovativo sistema di chiusura di De Mestral e decise di utilizzarlo all’interno delle navicelle spaziali per fissare gli oggetti e le attrezzature. Grazie al Velcro, gli astronauti potevano rimuovere facilmente gli oggetti in caso di necessità.

Applicazione del Velcro sulle tute spaziali. © Fonte

Dallo spazio alla nostra vita quotidiana

Da quel momento in poi, l’utilizzo del Velcro si diffuse in maniera esponenziale, conquistando il mondo e semplificando la vita quotidiana in modo inimmaginabile. Oggi, il Velcro è utilizzato in tantissimi settori, dall’abbigliamento ai giochi, dalle borse alle scarpe, fino ad arrivare alla Stazione Spaziale Internazionale.

Chiusura a strappo basata sulla tecnologia del Velcro per scarpe. © Fonte

Conclusione

La storia del Velcro è un esempio straordinario di come l’osservazione e la curiosità possano portare a un’innovazione che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere.

Grazie all’ingegno di Georges de Mestral, un semplice passeggio in montagna ha portato alla creazione di un sistema di chiusura che ha superato i confini della Terra e raggiunto lo spazio. Oggi il Velcro è presente in moltissimi settori, dall’abbigliamento alla medicina, dalle costruzioni alla sicurezza. La sua storia ci ricorda che le grandi scoperte spesso nascono dall’ispirazione fornita dalla natura, e che l’innovazione può essere la conseguenza di una curiosità costante e dell’osservazione attenta del mondo che ci circonda.

Fonti

Norquay, K. J. O., A. K. Menzies, C. S. McKibbin, M. E. Timonin, D. E. Baloun, and C. K. R. Willis. (2010). “Silver-Haired Bats ( Lasionycteris noctivagans ) Found Ensnared on Burdock ( Arctium minus )”. Northwestern Naturalist. 91 (3): 339-342.

Swearingen, J. (2022) “An Idea That Stuck: How George de Mestral Invented the Velcro Fastener”, New York Magazine. Web. Consultato il: 22 Ottobre 2021. https://nymag.com/vindicated/2016/11/an-idea-that-stuck-how-george-de-mestral-invented-velcro.html

Tobyn, G., Denham, A., & Whitelegg, M. (2016). The Western herbal tradition: 2000 years of medicinal plant knowledge. Singing Dragon.

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