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Trip di noce moscata

In questo articolo, parleremo di un utilizzo abbastanza inusuale della noce moscata: come stupefacente. Naturalmente, vi sconsigliamo in ogni modo di mangiare manciate di questa spezia solo per avere dei lievi effetti allucinogeni. Non per motivi proibizionistici di qualsiasi genere, ma semplicemente perchĂŠ gli effetti colleterali sono abbastanza pesanti. Quindi, se volete evitare di passare il giorno sul bagno in preda a vomito, nausea e diarrea, evitate di intraprendere questa strada.

Piuttosto mangiatevi un sandwich, oppure, ancor meglio, potete fare uso di questa potentissima droga legale.

Il sandwich di cui sopra

Tutta questione di miristicina

Miristi… cosa?

Miristicina, altro non sarebbe che la sostanza neurotossica che sta alla base degli effetti allucinogeni della noce moscata. Per anni, si è ritenuto che l’effetto psicotropo fosse dovuto al fatto che la miristicina fosse un precursore di alcuni derivati delle anfetamine; ma, più recentemente, si è ipotizzato che abbia un effetto diretto sull’organismo e i suoi effetti non siano, quindi, dovuti ai prodotti derivati dalla sua metabolizzazione.

Sembrerebbe, infatti, che la miristicina agisca inibendo le monoamminoossidasi (MAO), ovvero gli enzimi responsabili della degradazione di serotonina, dopamina e noradrenalina. Prolungando la vita di questi composti nell’organismo, si ha una generale sensazione di benessere. Non a caso, gli inibitori delle MAO vengono utilizzati anche come antidepressivi.

Ma non è tutto oro quello che luccica, infatti, gli effetti collaterali degli inibitori delle MAO sono numerosi e frequenti, parliamo di crisi ipertensive, ipotensione e ipertermia maligna.

Inoltre, interagiscono con alcol, oppiacei, MDMA e mescalina, dando effetti collaterali ancora piĂš gravi.

La miristicina si trova, in concentrazioni minori, anche nelle carote, nel prezzemolo e nell’aneto. Invece, nei semi della finocchiella di Lucania è presente in quantitativi molto alti.

Confronto tra la miristicina (in alto) e la mescalina (in basso). Le similitudini tra le due strutture sono evidenti.

Effetti della noce moscata

Gli effetti dell’ingestione di dosi massicce di questa spezia iniziano tra le 3 e le 6 ore dopo l’assunzione. In genere, gli effetti più consistenti durano circa 12 ore. La generale sensazione di torpore cerebrale, invece, persiste fino a 48 ore, spingendo alcuni a definirla una sbornia lunga due giorni. I blackout mnemonici sono frequenti e spesso i ricordi sono frammentati e nebulosi.

Gli effetti che dĂ  la noce moscata sono, in genere, poco piacevoli e spesso accompagnati da un generale senso di nausea.

Oltre alla sopracitata miristicina, agli effetti della noce moscata contribuiscono, anche se in maniera minore, eugenolo e safrolo. Quest’ultimo è un epatocarcinogeno, ovvero il suo consumo aumenta la possibilità di sviluppare un tumore al fegato.

Quindi, ricapitolando: lo sballo è pessimo, gli effetti collaterali sono innumerevoli e, se fate uso di altre sostanze, potreste lasciarci la pelle. In definitiva, possiamo tranquillamente dire che è meglio utilizzare la noce moscata esclusivamente in cucina.

L’unico buon posto dove mettere la noce moscata: in una bella torta.

Fonti

Nutmeg high – HuffPost

Nutmeg poisoning – PubMed

Muskatnussbaum – Wikipedia DE

 

 

 

Mario Di Micco

Sono laureato in chimica all'Università degli Studi dell'Aquila ma mi appassiona qualsiasi forma di conoscenza, dall'astrofisica al senso della moda nell'Impero Bizantino. Nella vita lavorativa mi occupo di consulenze mediche, mentre in quella privata di viaggi, birra e fotografia. Probabilmente utilizzerò questa descrizione anche su Tinder 🌰

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