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Tabacco: riscaldato o bruciato?

Se fino a poco tempo fa le regine indiscusse erano le classiche sigarette, oggi il consumatore ha a disposizione altri prodotti, dalle sigarette elettroniche alle IQOS. Molti affermano che non sono dannose, o almeno non lo sono quanto le sigarette normali. Esiste realmente questa differenza in termini di sicurezza per la salute tra tabacco riscaldato e bruciato?

Fumo: perché fa male

Quando pensiamo al fumo di sigaretta dobbiamo capire che esso è costituito da migliaia di sostanze, ciascuna con un proprio effetto sul nostro organismo.

Le sostanze tossiche e cancerogene sono qualche centinaio sul totale, ma molto pericolose. Basta annoverare il catrame, o gli IPA, i cosiddetti idrocarburi policiclici aromatici, tra i principali contaminanti ambientali. Altre sostanze che possiamo trovare sono la nicotina, che non è tossica ma è un vero e proprio stupefacente in quanto agisce sul nostro sistema nervoso e non solo.

Vi consiglio a proposito il nostro articolo di approfondimento sulla nicotina.

Sigaretta

Una sigaretta una volta l’anno non ha mai fatto male a nessuno, ma il danno è determinato dall’esposizione cronica, cioè prolungata per tantissimo tempo, a causa dei danni accumulati dalle vie respiratorie. Tutto ciò può causare o esacerbare patologie respiratorie, oltre a contribuire enormemente all’insorgenza del cancro, primo fra tutti il carcinoma a cellule squamose.

Il rimedio? Smettere di fumare! L’epitelio delle vie respiratorie, infatti, è dotato di capacità rigenerativa. Si sa che il rischio di carcinoma in un soggetto fumatore è più alta che in un soggetto non fumatore.

Quando si smette di fumare, questa probabilità si riduce progressivamente, e dopo circa 20 anni (l’intervallo di tempo dipende da molti fattori), il rischio può tornare normale, come quello di un soggetto che non ha mai fumato.

Ci tengo a precisare che queste sono solo alcune delle conseguenze di un’esposizione cronica. Non meno rilevanti però sono gli effetti acuti. In un soggetto cardiopatico, si sconsiglia il fumo perché questo induce aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, già dopo una singola sigaretta.

Dispositivo a tabacco riscaldato non bruciato

Con tale denominazione si intende un dispositivo che impiega il riscaldamento (fino a temperature di 350° C) e non la combustione del tabacco per far assumere nicotina al consumatore.

I produttori di tali dispositivi dichiarano che la tossicità degli stessi è notevolmente ridotta rispetto alle classiche sigarette.

Ciò è dovuto al fatto che il tabacco non è bruciato, ma appunto solo riscaldato. Nonostante ciò, secondo l’OMS non ci sono ancora abbastanza ricerche per stabilire se quello che viene affermato sia vero.

Non è infatti facile valutare il nesso tra un fattore di esposizione e una patologia nei casi in cui c’è un lungo tempo di esposizione. Sono studi lunghi, costosi e complessi. Ci sono tante sostanze per le quali la dubbia cancerogenicità è ancora da verificare.

Dispositivo a tabacco riscaldato

Revisione della letteratura

Una nuova revisione ci permette di fare il punto di tutto ciò che si conosce finora su questi nuovi dispositivi.

Cos’è una revisione?

La revisione è una sintesi critica dei lavori pubblicati su uno specifico argomento.

In letteratura esistono due tipi di revisioni di cui vi lascio le definizioni della Cochrane, organizzazione internazionale no-profit che promuove la ricerca biomedica:

  • Narrative: sono revisioni suscettibili a distorsioni, particolarmente nel processo di selezione delle fonti: la scelta degli studi da includere, infatti, dipende esclusivamente dal singolo autore. Questi studi rappresentano solo una parte delle conoscenze accumulate all’interno della letteratura medica. L’esperto poi seleziona gli studi in cui si è imbattuto, spesso in base a criteri soggettivi.
  • Sistematiche: usano criteri rigorosi e prestabiliti, esplicitati in un protocollo, per selezionare gli studi che verranno inclusi nell’analisi, minimizzando i rischi di distorsione. La ricerca delle fonti è estesa a molti database della letteratura tramite strategie di ricerca validate, cercando di arrivare a valutare studi pubblicati in paesi lontani e in lingue differenti.

La revisione in questione è sistematica.

Obiettivi

Questo lavoro tenta di riassumere le attuali conoscenze su IQOS, i prodotti del tabacco non bruciati, la loro composizione chimica e il possibile impatto sullo stress ossidativo e sulla risposta infiammatoria.

Conviene ora approfondire i termini in grassetto.

Stress ossidativo: si intende lo stress a carico delle cellule dovuto all’alterazione della struttura delle macromolecole biologiche (proteine, DNA, RNA…) come conseguenza dell’impatto di una sostanza ossidante.

Tra le sostanze contenute nel fumo di sigaretta ci sono un sacco di ossidanti altamente reattivi, che riescono a passare attraverso gli alveoli (le porzioni dei polmoni dove avvengono gli scambi gassosi di ossigeno e anidride carbonica tra aria e sangue) nel sangue e raggiungere i tessuti di tutti il corpo.

Risposta infiammatoria: è la risposta da parte del corpo al danno indotto da parte delle sostanze ossidanti.

Risultati e discussioni

Dalla letteratura finora raccolta è stato riscontrato che il riscaldamento del tabacco riduce l’esposizione dei fumatori a sostanze pericolose, seppur non eliminandola del tutto.

Questo nuovo prodotto emette concentrazioni significativamente inferiori di catrame, COV, CO, radicali liberi o nitrosammine rispetto alla sigaretta convenzionale, e quindi può ridurre il rischio per la salute dei fumatori. Tuttavia, non elimina il rischio di sviluppo di malattie legate al tabacco.

Pertanto, per i fumatori di tabacco convenzionali, i prodotti IQOS possono essere un’opzione alternativa, che aiuta a ridurre l’esposizione a componenti potenzialmente pericolosi.

Tuttavia, per i non fumatori, l’uso delle sigarette IQOS può sviluppare una dipendenza o aumentare l’esposizione ad alcune sostanze tossiche a cui normalmente non si è esposti, aumentando la probabilità di malattie legate al tabacco. Inoltre, l’emissione di sostanze impreviste dipende dalla pulizia del dispositivo stesso, che se non manutenuto bene può risultare più pericoloso del solito.

Conclusioni

Nonostante ciò che è emerso dalla letteratura, si afferma nella revisione che esistono solo dati limitati sull’effetto IQOS sulla salute dei fumatori. Sono necessari ulteriori studi, per accertare che ciò che è stato finora riscontrato sia effettivamente vero.

Il consiglio che ci sentiamo di darvi noi di Missione Scienza è di smettere: proteggete voi stessi, i vostri cari, e il vostro portafoglio!

Fonti

Fumo: le domande più frequenti – AIRC

Revisioni, una guida all’uso – Cochrane

Kopa, P. N., & Pawliczak, R. (2020). IQOS–a heat-not-burn (HnB) tobacco product–chemical composition and possible impact on oxidative stress and inflammatory response. A systematic review. Toxicology mechanisms and methods30(2), 81-87. doi: 10.1080/15376516.2019.1669245

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