Si può morire di sonno?
A tutti noi è capitato almeno una volta di passare una notte in bianco e morire di sonno il giorno dopo. Ma si può morire letteralmente senza sonno? Per quanto riguarda gli animali abbiamo dei dati certi che ci dicono che, sì, di sonno si può morire e anche molto velocemente. Il problema è che non si sa bene il perché, anche se dopo molti studi forse siamo giunti a una conclusione.
Ma per quanto riguarda l’uomo? Naturalmente non abbiamo delle risposte certe, nessuno ha condotto esperimenti di questo genere, fortunatamente. Le poche informazioni che abbiamo su decessi di esseri umani dovuti all’assenza di sonno sono aneddotiche e quindi prive di fondamento scientifico.
Oggi ci focalizziamo sulla deprivazione del sonno, ma se di interesse abbiamo un buon approfondimento sulle questioni relative alla fisiologia del sonno.
L’esperimento dell’università di Chicago
Nell’89, Carol Everson dell’Università di Chicago, condusse un esperimento sulla deprivazione totale del sonno nei ratti. Dieci cavie furono sottoposte a una deprivazione totale e continuata del sonno, fino alla morte.
In media tutti i soggetti dell’esperimento morirono, o furono soppressi in prossimità del decesso, nell’arco di circa 15,6 giorni. Sorprendentemente molto prima di quanto sia necessario per morire di fame (16,7 giorni).
Il decesso, secondo i risultati delle autopsie, non è però spiegabile in nessun modo, poiché non è stato possibile identificare nessuna causa anatomica.
Dopo i primi giorni di deprivazione del sonno, tutti i soggetti apparivano deperiti, nonostante il fatto che la quantità di cibo assunta fosse aumentata rispetto ai topi del gruppo di controllo. Secondo le misurazioni del dispendio energetico, i topi a cui fu impedito di dormire, arrivarono a bruciare calorie a una velocità doppia rispetto al normale.
Inoltre, è stato possibile osservare anche un sostanziale peggioramento dell’aspetto estetico dei topi. Questi, infatti, mostravano un ingiallimento del manto, passato nell’arco di pochi giorni da bianco crema al giallo brunastro. Il pelo, invece, appariva arruffato, raccolto a ciuffi e oleoso. Tutto ciò nonostante il fatto che i topi continuassero comunque a tolettarsi con cura tutti i giorni.
Oltre a tutto ciò, il manto presentava delle chiazze prive di pelo, e sulla coda e sulle zampe si erano andate a formare delle lesioni ulcerose.
Gli organi interni presentavano un ingrossamento anomalo: reni e cuore risultavano essere del 15-20% più pesanti del normale.
Effetti sull’uomo
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, non ci sono esperimenti che hanno dimostrato che l’assenza di sonno possa condurre alla morte gli esseri umani.
Alcuni studi hanno però evidenziato quali sono gli effetti di una prolungata deprivazione del sonno. Oltre alla naturale spossatezza, mancanza di concentrazione e difficoltà di apprendimento, che possono verificarsi anche dopo sole 24 ore di veglia, si presentano anche effetti più gravi.
Ad esempio, dopo alcuni giorni senza dormire l’organismo diminuisce la produzione della proteina SirT3, che protegge i neuroni dai danni metabolici. Ne consegue che una veglia prolungata potrebbe causare danni neurologici non indifferenti.
Inoltre, l’assenza cronica di sonno causa un aumento dell’incidenza di casi di infarto, ictus, tumori e Alzheimer.
Arrivati a questo punto ti verrà naturale chiederti se dormi abbastanza. Fortunatamente ne abbiamo già parlato.
Questione di intestino
Tutti questi effetti collaterali, però, non hanno una causa scatenante nota, anche se forse un esperimento del 2020 potrebbe avere una risposta a questa domanda.
Di recente, infatti, uno studio condotto dell’Harvard Medical School, ha dimostrato che nell’intestino dei moscerini privati del sonno si accumulano sostanze ossidanti note come radicali liberi. Tali sostanze avrebbero un nesso con l’aumento della mortalità nei sottoposti a veglia forzata.
Si è visto che, introducendo nella dieta dei moscerini sostanze antiossidanti, la mortalità di questi diminuiva drasticamente, nonostante l’assenza di sonno. I soggetti nutriti con integratori antiossidanti hanno avuto una durata della vita media di circa 40 giorni, molto vicina a quella del gruppo di controllo che era libera di dormire. I moscerini nutriti senza integratori avevano una vita media di circa 10-15 giorni.
Fonti
Esperimento dell’università di Chicago – Oxford Unviersity Press [eng]
Relazione sonno, morto e intestino – The Harvard Gazette [eng]
Effetti sull’uomo e proteina SirT3 – Forbes [eng]
Sono laureato in chimica all’Università degli Studi dell’Aquila ma mi appassiona qualsiasi forma di conoscenza, dall’astrofisica al senso della moda nell’Impero Bizantino.
Nella vita lavorativa mi occupo di consulenze mediche, mentre in quella privata di viaggi, birra e fotografia.
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