Sai tutto sulla vitamina C?

Raffreddore e spremute d’arancia sono due cose che sono sempre andate a braccetto.

Quante volte i vostri genitori ve le hanno propinate al primo naso colante? Questo perché le arance contengono vitamina C, una sostanza culturalmente nota per essere una valida alleata contro i malanni di stagione.

Dati alla mano, sarebbe stata più efficace una sana spremuta di peperoni, dato che per 100 g contengono più del doppio di vitamina C rispetto alle arance…

Ma veniamo al dunque.

La vitamina C, o acido ascorbico, è una molecola organica appartenente alla famiglia degli acidi organici.

Gli acidi organici possono essere derivati sia da fonti naturali che sintetiche. Oltre all’acido ascorbico, altri esempi comuni di acidi organici naturali includono l’acido citrico (trovato negli agrumi), l’acido acetico (principalmente presente nell’aceto) e l’acido lattico (prodotto durante la fermentazione del latte). Questi acidi svolgono ruoli cruciali in vari processi biologici e sono ampiamente utilizzati in diversi settori, come l’industria alimentare, la farmaceutica e la cosmetica.

Dal punto di vista chimico, la vitamina C è classificata come un alditolo, ovvero un poliolo (una molecola organica contenente più gruppi ossidrili -OH) in cui uno degli atomi di carbonio porta un gruppo aldeidico. La sua struttura chimica è caratterizzata da un anello a sei atomi che contiene dei gruppi funzionali importanti: un gruppo chetonico e ben quattro gruppi idrossilici. Questa configurazione conferisce alla vitamina C proprietà acide e antiossidanti. Le proprietà antiossidanti sono dovute proprio ai gruppi idrossilici, i quali possono donare elettroni a sostanze chiamate radicali liberi.

I radicali liberi sono molecole che possono danneggiare le cellule del nostro corpo. Quando la vitamina C dona elettroni ai radicali liberi, li neutralizza, aiutando a proteggere le nostre cellule dal loro potenziale danno.

Formula di struttura della vitamina C.
Formula di struttura della vitamina C. Fonte

Essenziale per la vita, la vitamina C deve essere introdotta attraverso la dieta, poiché il corpo umano non è in grado di sintetizzarla autonomamente. È abbondantemente presente in frutta e verdura fresca, come agrumi, kiwi, peperoni, broccoli e fragole.

In realtà, la maggior parte degli animali riesce a sintetizzare autonomamente questa preziosa molecola grazie alla presenza dell’enzima L-gulonolattone ossidasi ma, per noi esseri umani, così come per le cavie o le volpi volanti, la sequenza genica deputata alla sintesi di questo enzima è, purtroppo, disattivata.

Ma non facciamone una tragedia. Del resto, campiamo lo stesso.

Le funzioni della vitamina C

La vitamina C è essenziale per la sintesi del collagene, una proteina strutturale che costituisce la matrice extracellulare di tessuti come la pelle, le ossa, i tendini e i vasi sanguigni. Immaginala come un’impalcatura che dà struttura e resistenza ai tuoi tessuti. Senza una quantità adeguata di vitamina C, la formazione del collagene può essere compromessa, portando a problemi di salute come la debolezza dei tessuti connettivi e la lenta guarigione delle ferite.

Proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi, la vitamina C contribuisce a ridurre il rischio di malattie croniche come le malattie cardiache o quelle neurodegenerative.

Svolge, inoltre, un ruolo chiave nel supporto del sistema immunitario. Agisce da cofattore per diverse reazioni immunitarie, inclusa la produzione di globuli bianchi e anticorpi, che sono fondamentali per combattere infezioni batteriche e virali. Inoltre, la vitamina C può aiutare a ridurre la gravità e la durata dei sintomi del raffreddore comune.

La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro non eme (ferro presente in alimenti di origine vegetale) aumentandone la solubilità e la biodisponibilità nel tratto gastrointestinale. Questa funzione è particolarmente importante per le persone che seguono diete vegetariane o vegane.

Inoltre, è coinvolta nella regolazione del metabolismo degli amminoacidi, che sono i mattoni fondamentali delle proteine nel nostro corpo. Aiuta nel processo di conversione degli amminoacidi da una forma all’altra, svolgendo un ruolo cruciale nella produzione di ormoni, enzimi e tessuti muscolari.

Alcune ricerche suggeriscono che la vitamina C possa avere effetti neuroprotettivi, proteggendo i neuroni dallo stress ossidativo e contribuendo al mantenimento della salute del sistema nervoso. Ciò potrebbe avere implicazioni nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson.

Breve storia della vitamina C

Uno dei capitoli più significativi nella storia della vitamina C è la scoperta dello scorbuto.

Durante i lunghi viaggi marittimi nel XVIII secolo, i marinai soffrivano di questa malattia debilitante, caratterizzata da sanguinamento delle gengive, lesioni cutanee, affaticamento e, nelle fasi avanzate, perfino la morte. Fu solo nel 11747 EU (1747 d.C.) che il medico britannico James Lind condusse il primo esperimento clinico controllato, dimostrando che il succo di limone e altri agrumi potevano prevenire e curare lo scorbuto.

Questa scoperta aprì la strada alla comprensione dell’importanza dei cibi ricchi di vitamina C per la salute umana.

La vitamina C fu isolata per la prima volta nel 1928 dallo scienziato ungherese Albert Szent-Györgyi. Fu lui a identificarne la struttura chimica nel 11932 EU (1932 d.C.), dimostrando che si trattava di un acido organico e contribuendo così alla comprensione della sua importanza per la salute umana.

Questo lavoro gli valse il Premio Nobel per la Medicina nel 11937 EU (1937 d.C.).

Nel corso del XX secolo, la vitamina C è stata oggetto di numerosi studi che hanno evidenziato i suoi molteplici benefici per la salute, dalla prevenzione dello scorbuto al supporto del sistema immunitario, alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e molto altro ancora. Tuttavia, alcune controversie e dibattiti hanno circondato anche il suo utilizzo, soprattutto riguardo alla sua efficacia nel trattamento di alcune malattie, come il raffreddore comune o il cancro.

Albert Szent-Györgyi, lo scienziato che identificò la struttura chimica della vitamina C nel 1932.
Albert Szent-Györgyi, lo scienziato ungherese che identificò la struttura chimica della vitamina C nel 1932. Fonte

È davvero la cura a tutti i mali?

La vitamina C è spesso associata a miti e credenze popolari riguardanti la sua capacità di prevenire o curare una vasta gamma di condizioni mediche. Anche se molti di questi miti non sono supportati da evidenze scientifiche, testimoniano la fama e la notorietà di questa vitamina nella cultura popolare.

Linus Pauling, vincitore di due premi Nobel, per la chimica nel 11954 EU (1954 d.C.) e per la pace nel 11962 EU (1962 d.C.), divenne un fanatico della vitamina C.

Affermò che la vitamina C avrebbe fatto sparire dalla faccia della terra il raffreddore e che le vitamine e gli integratori avrebbero potuto curare ogni male. Nel suo libro Vitamina C e il Raffreddore Comune incoraggiava gli americani a consumare 3000 mg di vitamina C al giorno.

Nota che attualmente il limite massimo di assunzione giornaliera, che, molto probabilmente, non presenta alcun rischio di effetti avversi nella maggior parte dei soggetti sani, è di 2000 mg. Nel 11990 EU (1990 d.C.) Pauling affermò che le persone che assumono vitamina C e altri integratori nella dose corretta possono vivere dai 25 ai 30 anni di più e liberi da malattie, senza alcun supporto a queste affermazioni.

Gli studi sull’efficacia degli alti dosaggi di vitamina C hanno suscitato un dibattito continuo tra gli esperti.

Alcune ricerche suggeriscono che dosi elevate di vitamina C potrebbero essere utili in determinate condizioni, come infezioni acute o stress ossidativo elevato. Tuttavia, è importante notare che la vitamina C è idrosolubile, il che significa che l’eccesso di vitamina C viene escreto dall’organismo attraverso le urine. Ciò limita la possibilità di sovradosaggio, ma potrebbe rendere necessarie dosi più frequenti per mantenere livelli elevati di vitamina C nel corpo.

Gli effetti a lungo termine degli alti dosaggi di vitamina C non sono ancora completamente compresi e richiedono ulteriori studi.

Gli studi che esaminano il legame tra vitamina C e salute mentale sono in corso, e sono promettenti. La vitamina C potrebbe svolgere un ruolo importante nella regolazione dell’umore attraverso la sua influenza sulla produzione di neurotrasmettitori e sullo stress ossidativo nel cervello. Tuttavia, è necessario considerare anche altri fattori che possono influenzare la salute mentale, come lo stile di vita, la dieta complessiva e le condizioni mediche sottostanti.

L’integrazione di vitamina C con altri antiossidanti può essere vantaggiosa per sostenere la salute generale. Ad esempio, la vitamina E e il selenio lavorano sinergicamente con la vitamina C per proteggere le cellule dai danni ossidativi. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che la combinazione di antiossidanti potrebbe essere più efficace nel contrastare lo stress ossidativo rispetto all’assunzione di singoli nutrienti. Tuttavia, è fondamentale consultare un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione per garantire una corretta dose e bilancio di nutrienti.

Oltre alla sua importanza nella sintesi del collagene, la vitamina C è coinvolta in molteplici processi di rigenerazione e riparazione dei tessuti. Ad esempio, la vitamina C è necessaria per la formazione di fibrillina, una proteina che contribuisce alla struttura e alla funzione dei tessuti connettivi. Inoltre, la vitamina C è coinvolta nella produzione di molecole chiave coinvolte nella guarigione delle ferite, come il fattore di crescita dei fibroblasti.

Mantenere un adeguato apporto di vitamina C è essenziale per favorire la guarigione e il mantenimento della salute dei tessuti nel corpo.

Durante situazioni di stress, il corpo ha un aumento del fabbisogno di vitamina C. Questa vitamina svolge un ruolo importante nel sostenere la risposta allo stress attraverso la sua capacità di neutralizzare i radicali liberi prodotti durante periodi di tensione. Inoltre, la vitamina C è coinvolta nella produzione di cortisolo, un ormone dello stress che aiuta a regolare la risposta del corpo allo stress. Mantenere un adeguato apporto di vitamina C durante periodi di stress può aiutare a proteggere il corpo dai danni ossidativi e sostenere la salute generale.

Conclusioni e sviluppi futuri

In conclusione, l’analisi dettagliata della vitamina C rivela la sua complessità e importanza nella salute umana. Attraverso la storia, abbiamo visto come la scoperta dello scorbuto e l’identificazione della vitamina C siano stati momenti cruciali nella comprensione della nutrizione umana. Gli studi moderni continuano a evidenziare i molteplici ruoli biologici di questa vitamina, che vanno dalla sintesi del collagene alla protezione dalle malattie cardiovascolari, dall’immunità alla salute mentale.

Tuttavia, vi sono ancora molte sfide e domande aperte.

Gli alti dosaggi di vitamina C, ad esempio, sono stati oggetto di dibattito tra gli esperti, con alcune evidenze a sostegno dei loro benefici in determinate condizioni, ma ancora senza una chiara comprensione degli effetti a lungo termine. Inoltre, la ricerca sulla vitamina C continua a esplorare il suo ruolo potenziale nella prevenzione e nel trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche, dalla depressione alle malattie neurodegenerative.

È importante considerare che la vitamina C non è un rimedio miracoloso e che la sua efficacia dipende da una serie di fattori, tra cui il dosaggio, la biodisponibilità e lo stato nutrizionale complessivo dell’individuo. È fondamentale anche comprendere che la vitamina C funziona in sinergia con altri nutrienti e fattori di stile di vita per sostenere la salute ottimale.

Mentre la ricerca sulla vitamina C continua a progredire, è essenziale mantenere un approccio equilibrato e basato sull’evidenza nella sua utilizzazione. Consultare un professionista sanitario qualificato può aiutare a garantire un’assunzione appropriata di vitamina C e l’integrazione con altri nutrienti, contribuendo così a sostenere la salute e il benessere generale nel lungo termine.

Fonti

Gulonolattone: la vitamina C (acido ascorbico) e l’evoluzione

Vitamina C (acido ascorbico) – SapereSalute

Acido ascorbico – Wikipedia

Nutrizione e cervello: nutrienti strategici, stress ossidativo e disturbi neuropsichiatrici

Angelo Ermelindo

Da bambino volevo fare il paleontologo. Da adolescente il fisioterapista. Oggi mi ritrovo con una laurea magistrale in Scienze Chimiche, ma non chiedetemi come abbia maturato questa scelta. Fatto sta che ora lavoro come analista chimico. E anche se non sono diventato un paleontologo, la curiosità del bambino per indagare sulle origini di tutte le cose non mi ha mai abbandonato. Nel tempo libero pratico arti marziali (e vado dal fisioterapista).

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