L’origine della Matematica
In un pigro pomeriggio primaverile, vi state godendo un po’ di meritato riposo mettendo ordine nella vostra collezione di francobolli.
All’improvviso il vostro telefono inizia a squillare.
Riconoscete il numero del vostro amico Jones, Montana Jones, esperto archeologo e professore di lungo corso.
Da giovani ne avete combinate di tutti i colori e vi piace molto rivangare il passato insieme.
L’orario della chiamata però è decisamente insolito per il caro vecchio Montana; avvicinate il telefono all’orecchio con molta curiosità.
“Vieni subito nel mio ufficio! Ho una cosa da farti vedere.”
Mentre vi scapicollate giù per strada non siete più nella pelle nel sapere cosa vi attende. La voce del vostro amico era tesa, ma piena di entusiasmo.
Che sia una nuova incredibile scoperta?
Arrivati nel suo vecchio ufficio pieno di libri e arredato in maniera classica lo trovate che tiene tra le mani un oggetto avvolto da del panno di color verde.
Scoprendo il panno vi mostra un osso dall’aspetto molto antico, con delle intaccature praticate evidentemente da un essere umano.
“Questa, amico mio, è l’origine della Matematica”
L’origine dei numeri
Uno dei vantaggi dell’uomo rispetto alle altre specie animali è il suo uso del linguaggio.
Anche gli animali riescono a comunicare tra loro, ma nessun’altra specie si è evoluta in questa direzione come quella umana.
E per quanto riguarda i numeri e il contare?
Già Darwin nel 1871 fece notare nel suo Origine della specie che alcuni animali possiedono delle capacità di distinguere numero, dimensione e forma.
Nello studio “Animals as Mathematicians” dello scienziato americano Kalmus, pubblicato nel 1964 su Nature, si evidenziano esperimenti condotti su corvi che mostrano come alcuni esemplari siano in grado di distinguere insiemi che contengono fino a quattro oggetti.
Ma anche in ambito matematico, gli esseri umani sembra che finora abbiano avuto una marcia in più.
Che questa abilità nel contare sia nata come risposta a esigenze quotidiane, come risultato derivante dal pensiero di una casta sacerdotale o come puro esercizio intellettuale, è molto difficile da stabilire con certezza per gli storici.
Tuttavia, ci sono delle scoperte archeologiche che riescono a fornirci qualche riferimento temporale.
In quella che al tempo era la Cecoslovacchia è stato ritrovato un osso di lupo con cinquantacinque incisioni profonde risalente a 30.000 anni fa. Queste incisioni sono divise in due serie, una da trenta e una da venticinque.
In ognuna delle due serie, le incisioni sono suddivise in gruppi da cinque.
Questo artefatto è una testimonianza del fatto che la Matematica umana è ben più antica dell’invenzione della ruota e dell’invenzione dei primi linguaggi scritti.
Se siete curiosi sulla questione del “contare”, qui su Missione Scienza abbiamo anche parlato delle fondamenta dell’arte di contare e di come il concetto di “contare” si relaziona al concetto di infinito.
L’origine della Geometria
Da una parte il contare, dall’altra lo studio delle dimensioni e delle forme.
In epoca antica, grandi pensatori come Erodoto e Aristotele facevano risalire l’origine della Geometria in Egitto.
Erodoto sosteneva che questa era nata dalla necessità di misurare i terreni a seguito delle inondazioni del Nilo.
Aristotele, d’altra parte, la faceva risalire allo stimolo di una classe agiata di sacerdoti nello studio di particolari pratiche cerimoniali.
I geometri egizi venivano chiamati “tenditori di corde” (o agrimensori) e questo sembrerebbe validare sia la versione di Erodoto che quella di Aristotele.
Con le corde venivano effettuate le misurazioni dei campi.
Con le corde venivano tracciati i riferimenti per la costruzione dei templi.
Dopotutto, tra i più antichi risultati geometrici dell’India, riportati in testi scritti per la costruzione di altari e luoghi religiosi, ci sono quelli che prendono il nome di “Śulbasūtra”, ovvero “regole della corda”.
E se, messe da parte le corde, la Geometria fosse nata semplicemente dal piacere che l’essere umano prova a confronto con l’ordine e la simmetria?
Gli storici moderni anche in questo caso non possono dare una risposta netta a questo tipo di domanda, con buona pace dei pensatori antichi.
Di certo già in età Neolitica, quindi ben prima della civiltà egizia, i graffiti e i disegni umani mostravano un acuto interesse per le relazioni spaziali e le simmetrie.
La nascita della Matematica non è l’effetto di un’idea improvvisa, quanto piuttosto il sedimentare e il maturare di tanti piccoli semi, che con il tempo hanno generato la bellissima foresta del nostro sapere.
Fonti
[1]: Charles Boyer – “Storia della Matematica” – Oscar Mondadori 2021
Matematico, ricercatore e sbadato professionista.
Non chiedetegli di fare i conti al ristorante, non è capace: vi ritroverete a dover pagare quantità immaginarie ed essere costretti a lavare i piatti per qualche settimana.