Cosa sono gli Ordini professionali? Un focus sui nascenti Ordini Regionali dei Biologi

Tra fine ottobre e gli inizi di novembre si avranno le elezioni per i nuovi Ordini Regionali dei Biologi e la Federazione degli Ordini Regionali dei Biologi. Ma cos’è un Ordine professionale e perché l’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB) sta diventando una Federazione suddivisa in Ordini Regionali?

Chi sono i Biologi

Secondo la legge (Legge Istitutiva 24 maggio 1967, n. 396 e successive integrazioni e modifiche), coloro che svolgono la professione di biologi sono i laureati in Scienze Biologiche e altre lauree analoghe (come Biotecnologie) che si occupano di ricerca, zoologia, botanica, microbiologia, diagnostica, biotecnologie, nutrizione, sicurezza, ambiente.

Una varietà di professioni che hanno in comune la conoscenza delle strutture che costituiscono i viventi e hanno spesso a che fare con macchinari specialistici per analisi della sicurezza sanitaria o ambientale o di parametri biochimici. Ad esempio, i Biologi hanno avuto un ruolo fondamentale nell’esecuzione di tamponi e analisi sierologiche nel corso della pandemia di SARS-CoV-2.

Il ruolo dell’Ordine professionale

Gli Ordini professionali, come quello dei Biologi e dei Medici, sono enti pubblici dotati di autonomia patrimoniale, finanziati mediante i contributi degli iscritti, che “agiscono quali organi sussidiari dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale”.

Dal 12.017 EU (2017 d.C.), l’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB) è vigilato dal Ministero della Salute (prima dipendeva dal Ministero della Giustizia), quindi è identificato come un ordine professionale sanitario. Questi hanno lo scopo di:

  • promuovere l’autonomia dei professionisti;
  • partecipare alle procedure relative alla realizzazione dei bisogni dei professionisti, come l’esame di abilitazione alla professione di Biologo. Non hanno, invece, ruolo di rappresentanza sindacale;
  • studiare e attuare provvedimenti che coinvolgono la professione, insieme alle autorità locali e centrali;
  • promuovere, organizzare e valutare attività formative e di aggiornamento degli iscritti insieme alle istituzioni sanitarie e formative pubbliche e private; 
  • garantire la qualità e i principi etici dei professionisti, tramite formazione adeguata, la verifica del possesso dei titoli abilitanti all’esercizio della professione, l’erogazione di formazione continua (crediti ECM) e l’applicazione di sanzioni disciplinari in caso di illeciti. Infatti, gli Ordini hanno uffici istruttori di albo, ovvero 5-11 iscritti all’Ordine che instaurano procedimenti disciplinari sulla base di esposti o della richiesta del Presidente. A giudicare il Biologo chiamato “in causa” è poi un’altra persona, un rappresentante estraneo alla professione nominato dal Ministro della Salute.

Quindi, l’Ordine dei Biologi garantisce l’applicazione delle normative che regolano le attività dei Biologi, vigilandone la competenza, la formazione e la deontologia.

Come per gli Albi di Giornalisti e Medici, l’Albo dei Biologi è un elenco consultabile pubblicamente che consente di verificare la professionalità di chi è iscritto. Infatti, per firmare referti, realizzare piani alimentari, effettuare analisi delle acque è necessario essere inseriti all’interno dell’Albo.

Trattandosi di professioni sanitarie, i Biologi devono anche seguire ogni anno un certo numero di corsi certificati (i corsi ECM, di Educazione Continua in Medicina). Inoltre, tutti coloro che sono iscritti all’Ordine possono chiedere gratuitamente all’Ordine una casella di Posta Elettronica Certificata, facilitandone il contatto a coloro che ne richiedono i servizi.

Chi si può iscrivere all’Ordine dei Biologi?

Per iscriversi all’Ordine dei Biologi è necessario essere laureati con titolo accademico idoneo, superare l’esame di abilitazione e fare richiesta di iscrizione all’Ordine.

Attualmente, l’Albo dei Biologi è diviso in sezione A, dedicata a coloro che hanno una Laurea Magistrale, e la sezione B, per coloro che hanno solo la Laurea Triennale, detti Biologi Iunior.

Per iscriversi come Biologi Iunior (sezione B) occorre avere un titolo di studio in:

  • Biotecnologie – Laurea classe 1 o Laurea classe L2S;
  • Scienze biologiche – Laurea classe 12 o Laurea classe L13;
  • Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura – Laurea classe 27 o Laurea classe L32;
  • Diploma Universitario Triennale in Analisi Chimico-Biologiche;
  • Diploma Universitario Triennale in Biologia;
  • Diploma Universitario Triennale in Biotecnologie industriali;
  • Diploma Universitario Triennale in Tecnici in Biotecnologie;
  • Diploma Universitario Triennale in Tecnico dello Sviluppo ecocompatibile;
  • Diploma Universitario Triennale in Tecnico Sanitario di Laboratorio biomedico.

Per iscriversi come Biologo Senior (sezione A) occorre avere titoli di studio in:

  • Biologia – Laurea specialistica classe 6/S o Laurea magistrale classe LM-6;
  • Biotecnologie agrarie – Laurea specialistica classe 7/S o Laurea magistrale classe LM-7;
  • Biotecnologie industriali – Laurea specialistica classe 8/S o Laurea magistrale classe LM-8;
  • Biotecnologie mediche, veterinarie, e farmaceutiche – Laurea specialistica classe 9/S o Laurea magistrale classe LM-9;
  • Scienze della nutrizione umana – Laurea specialistica classe 69/S o Laurea magistrale classe LM-61;
  • Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio – Laurea specialistica classe 82/S o Laurea magistrale classe LM-75;
  • Laurea in Scienze Biologiche – secondo gli ordinamenti previgenti al D.M. 3/11/1999, n. 509 (vecchio ordinamento), Laurea equiparata dal DM 9 luglio 2009 alle classi 6/S, 7/S, 8/S, 9/S, 69/S, 82/S, LM-6, LM-7, LM-8, LM-9, LM-61, LM-75.

Da Ordine Nazionale agli Ordini Regionali

I Biologi devono organizzarsi su base territoriale perché nel 12.017 EU (2017 d.C.) sono passati sotto il Ministero della Salute, quindi l’Ordine passerà dall’avere Delegazioni Regionali costituite da volontari nominati all’interno dell’ONB ai Consiglieri e i Revisori dei Conti regionali. Questi individueranno dei Rappresentanti, che prenderanno parte a un consiglio federativo ed eleggeranno il Presidente della Federazione degli Ordini Regionali dei Biologi.

In base al D.M. 23 marzo 2018, le sezioni regionali saranno undici, accorpando le Regioni italiane:

Fonti

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