Monte Fuji e le vedute di Hokusai
Circa duecento anni fa, il pittore giapponese K. Hokusai rappresentò il monte Fuji nella sua celebre serie “Trentasei vedute del monte Fuji“. La più celebre di queste xilografie è “La grande onda di Kanagawa”.
In questo articolo vedremo anche noi il monte Fuji, ma con un occhio scientifico!
Cos’è il monte Fuji
Il monte Fuji è un vulcano giapponese alto 3.776 metri ed è la montagna più alta dello stato. Assieme al monte Haku e al monte Tate costituisce il trio delle tre montagne sacre del Giappone. Data l’altezza del monte, esso gode di un clima alpino e di temperature basse persistenti, per questo la sua cima è innevata per la maggior parte dei mesi dell’anno, caratteristica che Hokusai ha ben rappresentato nella sua serie di xilografie!
Dista 100 km da Tokyo e si trova nella Fujigoko, cioè la regione dei laghi (lago Kawaguchi, lago Yamanaka, lago Sai, lago Motosu, lago Shoji). Tutta la regione è compresa nel Parco nazionale Fuji-Hakone-Izu.
108 dei 1500 vulcani attivi a livello mondiale si trovano in Giappone e questo si deve al fenomeno di subduzione, cioè una sorta di “scorrimento”, della placca pacifico o della placca marina filippina sotto quella eurasiatica. Il monte Fuji è collocato proprio sulla faglia della cintura di fuoco del Pacifico.
Com’è fatto il monte Fuji
Il monte Fuji è uni stratovulcano, ciò vuol dire che è il risultato della sovrapposizione di più strati risultanti dalle attività di eruzione. Tutto il monte è composto di quattro coni sovrapposti:
- Sen-Komitake, la parte più antica e interna costituita di andesite;
- Komitake è un vulcano antico che ha cessato la sua attività e per questo non sempre è considerato parte integrante del monte Fuji, sebbene su di esso si sia originato l’attuale Fuji. Komitake è costituito prevalentemente di basalto;
- Hurui Fuji, formatosi nella parte sud di Komitake grazie all’attività di eruzioni esplosive avvenute tra 100.000 e 11.000 anni fa. Queste eruzioni hanno buttato fuori una grande quantità di scorie, lava, cenere in modo da formare una nuova grande montagna.
- Shin Fuji, la parte attuale del monte Fuji. Ha iniziato la sua attività circa 11.000 anni fa e la sua storia di eruzioni è stata divisa in sei fasi, ognuna delle quali è caratterizzata da eruzioni di diversa natura. La maggior parte del vulcano visibile attualmente è proprio Shin Fuji, perché ha ricoperto Hurui Fuji con i suoi depositi.
L’ultima eruzione
La prima eruzione di cui abbiamo documentazione risale all’anno 10.800 EU (800 d.C.), mentre l’ultima all’anno 11.707 EU (1707 d.C.) e da allora il monte Fuji è in stato di quiescenza.
Quest’ultima eruzione iniziò il 16 dicembre di quell’anno e terminò il 1° gennaio dell’anno successivo. Si trattò di un’eruzione pliniana, che rilasciò una quantità di terra di circa 1 chilometro cubo, ma senza lava! Il fumo e la cenere furono sparsi verso la zona di Tokyo e ai piedi del monte si depositarono circa tre metri di detriti. Questa eruzione generò un nuovo cratere chiamato Hoei.
L’anno successivo erano ancora presenti i detriti di questa eruzione e a causa loro il fiume Sakawa straripò. Questa eruzione distrusse le coltivazioni e causò non pochi problemi all’agricoltura.
Fonti
Mi chiamo Melissa e sono una studentessa di chimica approdata su Missione Scienza con il preciso scopo di trasmettere al pubblico tutto ciò che mi affascina della scienza e l’amore per gli scoiattoli. Uh, se mi piacciono gli scoiattoli. Li adoro!