Midollo osseo: come e perché donare

La donazione del midollo osseo è un gesto che può salvare la vita di una persona. Per questo è importante sapere perché e come donare.

Perché donare?

Molte sono le malattie che richiedono un trapianto di midollo osseo.

Quest’ultimo è un tessuto in continua proliferazione: è necessario per rigenerare tutti gli elementi del sangue, vale a dire globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Pochi altri tessuti sono in continua proliferazione come questo.

Per tale ragione è più soggetto alla comparsa di mutazioni, responsabili dell’insorgenza di varie malattie. Si parla in genere di tumori del sangue quando si va incontro ad esempio a leucemie, i linfomi o mielomi, ma possono insorgere anche patologie non oncologiche come l’aplasia midollare e le mielodisplasie.

Tessuto spugnoso del midollo osseo. © Fonte

Perché trovare un donatore è difficile?

Affinché questo trapianto vada a buon fine occorre che le cellule del donatore e del ricevente siano uguali, cioè in particolare che siano uguali le molecole HLA espresse sulle membrane delle cellule.

Se così non fosse il ricevente non potrà riconoscere come proprie (cioè come “self”) le cellule del midollo osseo provenienti dal donatore e andrà incontro prima al rigetto e poi a morte sicura.

Il fatto è che queste molecole HLA sono tantissime, diverse una dall’altra e sono variamente distribuite nella popolazione. Per questo le combinazioni possibili sono miliardi: quindi trovare due individui non imparentati HLA identici o, come si dice in gergo, compatibili è estremamente difficile.

In natura la compatibilità al 100% si trova solo nei gemelli monozigoti oppure con la probabilità di 1:4 nei fratelli nati dagli stessi genitori.

Perché quindi è necessario iscriversi nelle liste dei donatori di midollo?

Purtroppo il 65% dei pazienti indirizzati al trapianto di midollo non ha fratelli o sorelle, o, se ce li ha, questi non sono compatibili con loro.

Per questo, sono nati in quasi tutti i paesi del mondo i Registri dei Donatori di Midollo Osseo che raggruppano individui disponibili a donare le proprie cellule staminali emopoietiche a favore di pazienti che le necessitano in maniera gratuita, anonima e senza pregiudizi di razza, religione o altro, con un gesto di altissimo valore umano.

Questi registri sono delle banche dati collegate tra loro in una rete internazionale e rendono accessibile ad ogni singolo paziente in attesa di trapianto un pool di potenziali donatori abbastanza ampio. Questa strategia si è resa necessaria per aumentare la probabilità di reperire un donatore compatibile che, come detto, sono bassissime.

Ecco perché, più alto è il numero dei donatori di midollo osseo, più alta è la probabilità per un paziente di trovare un donatore compatibile.

Come donare?

Requisiti

Passiamo adesso alla parte più importante dell’articolo. Molte persone, infatti, non hanno le idee chiare su come si doni.

Innanzitutto, è necessario rispettare alcuni requisiti che potete leggere sul sito di ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo).

I principali sono i seguenti:

  • Età compresa tra i 18 e i 35 anni (si intende l’età all’iscrizione nel registro, ma si può donare fino a 55 anni una volta iscritti)
  • Peso maggiore di 50 kg
  • Essere in buona salute
  • Non utilizzare sostanze stupefacenti

Modalità

Oggi la donazione può avvenire in due modalità.

La prima modalità è la donazione di cellule staminali emopoietiche con prelievo da sangue periferico. Poiché il sangue periferico, di norma, non contiene una quantità di cellule staminali circolanti sufficienti per ottenere un effetto terapeutico con il trapianto, è necessario, prima del prelievo di queste cellule, incrementarne il numero.

La donazione in questo caso prevede la somministrazione con iniezioni sottocutanee ripetute di un farmaco nei 4-5 giorni precedenti il prelievo. Il farmaco è un fattore di crescita che ha la proprietà di rendere più rapida la crescita delle cellule staminali e di facilitarne il passaggio dalle ossa al sangue periferico.

Il sangue, prelevato da un braccio, entra attraverso un circuito sterile in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto del sangue viene reinfuso nel braccio opposto. Questo è il metodo ad oggi più utilizzato.

La seconda modalità di donazione consiste nel prelievo di cellule staminali dalle ossa del bacino mediante ripetute punture con aghi e siringhe sterili e richiede la ospedalizzazione del volontario. Trattandosi di punture ossee è necessario che il prelievo venga eseguito a scelta del donatore in anestesia generale o epidurale, risultando altrimenti doloroso.

Il prelievo dura di norma 30-45 minuti. Tale procedura non comporta danno o menomazioni al donatore, come dimostra l’esperienza di anni e anni e migliaia di prelievi in tutto il mondo.

Come ci si iscrive al registro dei donatori?

Spero che alla fine di questo articolo alcuni di voi abbiano almeno preso in considerazione l’idea di iscriversi al registro dei donatori. Pertanto per non tediarvi ulteriormente, vi lascio il link del sito dell’ADMO per procedere all’iscrizione.

http://www.admo.it/iscriviti/

Fonti

Donare il midollo osseo – Policlinico di Milano

Come donare il midollo osseo – AVIS Livorno

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