La chimica del Natale

Lasciando un momento da parte la componente sociale, che vede questa festa come un momento per star vicino alle persone a cui si vuole bene, come definiresti l’atmosfera natalizia perfetta?

Sicuramente non possono mancare le luminarie accese (anche se in questo momento sarebbe opportuno fare qualche taglio), gli addobbi degli alberi di Natale, le tavole imbandite, i regali impacchettati e, con un briciolo di fortuna, un soffice manto di neve a coprire l’esterno.

Manca qualcosa?

Non so se ci hai fatto caso, ma ciò che ho elencato sono solo componenti visive dell’atmosfera natalizia.

No, tranquillo… non intendo deliziare le tue orecchie con Jingle Bells o le sempreverdi hit di Mariah Carey o di Michael Bublé.

Stavolta voglia parlarti della componente olfattiva: il profumo del Natale!

Già, perché il Natale è un tripudio di profumi caratteristici che, mischiati insieme, è come se potessero rievocare tutti i ricordi dei Natali passati.

Ma quali sono questi profumi? Proviamo a rintracciarli, aiutandoci con la chimica!

Albero di Natale

Se hai avuto la possibilità di addobbare un vero albero di Natale, ti sarà rimasto impresso il profumo fresco tipico degli abeti.

Questo odore viene dal pinene [1], un composto organico contenuto nelle conifere e appartenente alla famiglia dei terpenoidi, molecole organiche definibili come terpeni modificati con reazioni tali da portare alla formazione di gruppi funzionali contenenti atomi diversi dal carbonio.

Il pinene è un composto volatile, in grado di rilasciare un gradevole aroma balsamico che ricorda quello della resina e del legno di pino.

 

Formula di struttura del pinene (isomero α).
Formula di struttura del pinene (isomero α). © Fonte

Caldarroste

A cosa è dovuto l’inconfondibile profumo dei lingott… ehm… delle caldarroste?

Al furfurale! [2]

È un composto organico, un’aldeide aromatica per essere precisi, che si forma in seguito alla disidratazione degli zuccheri delle biomasse lignocellulosiche. È un odore dolciastro, che ricorda quello della mandorla e del pane.

Altre molecole contribuiscono alla creazione di questo tipico odore, come la 2,5-dimetilpirazina, composto eterociclico volatile della classe delle pirazine, e il gamma-butirrolattone, il più semplice dei lattoni a 4 atomi di carbonio, che ricorda il profumo del caramello. [3]

Struttura chimica del furfurale.
Struttura chimica del furfurale. © Fonte

Camino

Che bello osservare i ceppi che bruciano nel camino e sentirli scoppiettare. Ma anche attraverso il naso possiamo goderne: infatti, si producono moltissimi odori.

Tra le molecole responsabili del forte profumo dolce e affumicato abbiamo il siringolo e il guaiacolo, due fenoli volatili del legno prodotti nel processo di pirolisi, mentre l’isoeugenolo contribuisce con il suo profumo più speziato. [4]

 

Guaiacolo (sx) e siringolo (dx), con evidenziati i gruppi metossi.
Guaiacolo (sx) e siringolo (dx), con evidenziati i gruppi metossi. © Fonte

Pan di zenzero

Mi riferisco ai biscotti speziati, quelli tipici della Scandinavia e diffusissimi presso i popoli di lingua germanica. Sono un must durante il periodo natalizio!

A questi biscotti vengono date le tipiche forme natalizie: stelle, fiocchi di neve, stivali e la nota forma a omino (gingerman), diventata ancor più celebre dopo l’uscita del film d’animazione Shrek, dove uno dei personaggi principali è proprio Zenzy, l’omino di pan di zenzero. Una volta preparati, i biscotti di pan di zenzero vengono tradizionalmente appesi all’albero di Natale.

Il loro profumo penetrante è dovuto al componente principale dello zenzero cotto, lo zingerone, un chetone chiamato anche “vanillilacetone”, derivante dal gingerolo, composto fenolico contenuto nello zenzero fresco che ne conferisce la tipica piccantezza. [5]

 

Struttura chimica dello zingerone.
Struttura chimica dello zingerone. © Fonte

Vin brulé

Bevanda calda natalizia a base di vino rosso, molto diffusa in Europa centrale e nell’Italia settentrionale. Ti sfido a non trovarlo nei mercatini di Natale di queste zone, dove viene preparato artigianalmente in pentole o thermos e distribuito al pubblico.

All’interno del vin brulé possiamo trovare un ricco bouquet di profumi, dovuti alle diverse spezie che vengono aggiunte alla sua preparazione.

Dall’anice derivano l’anisolo e l’anetolo, due eteri aromatici; dalla cannella si sprigiona la cinnamaldeide, un’aldeide che costituisce la quasi totalità dell’olio essenziale di questa pianta; [6] dai chiodi di garofano possiamo percepire l’eugenolo, un composto organico membro della classe degli allilbenzeni, [7] ma anche altre molecole come il 2-eptanone, un chetone dal gusto fruttato, e il salicilato di metile, un estere usato anche come vasodilatatore. [8]

 

Struttura chimica della cinnamaldeide. Noti similitudini con la struttura dello zingerone sopra? Eppure l'odore che emana è molto diverso.
Struttura chimica della cinnamaldeide. Noti similitudini con la struttura dello zingerone sopra? Eppure, l’odore che emana è molto diverso. © Fonte

Ci sono altri odori che vi ricordano il Natale? Faccelo sapere!

Fonti

[1] – The Aroma of Christmas Trees – Compound Interest [eng]

[2] – 2 December, The Smell of Roasting Chestnuts – Compound Interest [eng]

[3] – Analisi del profilo aromatico delle farine di castagna e relazioni con le proprietà sensoriali. Claudio Cantin, Patrizia Salusti, Letizia Poggioni, Marco Romi. Istituto di Bioeconomia, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Follonica. Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Siena [ita]

[4] – Smoke Chemistry and Chemical Composition – ThoughtCo [eng]

[5] – Zingerone – Wikipedia [ita]

[6] – Cinnamaldeide – ChemHacks [ita]

[7] – Eugenolo – Wikipedia [ita]

[8] – 2-eptanone – USOPS Society [ita]

Angelo Ermelindo

Da bambino volevo fare il paleontologo. Da adolescente il fisioterapista. Oggi mi ritrovo con una laurea magistrale in Scienze Chimiche, ma non chiedetemi come abbia maturato questa scelta. Fatto sta che ora lavoro come analista chimico. E anche se non sono diventato un paleontologo, la curiosità del bambino per indagare sulle origini di tutte le cose non mi ha mai abbandonato. Nel tempo libero pratico arti marziali (e vado dal fisioterapista).

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