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Il vero colore del cobalto

Le origini del blu cobalto

Che colore è il cobalto?

Sì, avanti, rispondente: qual è il vero colore del cobalto?

BLUUUUUU”.

Eh, vi piacerebbe vincere facile.

E invece NO.

Il nome e la storia

Cominciamo col dire che il cobalto è un elemento chimico, indossa la maglia n.27 nella tavola periodica degli elementi, e il suo simbolo è Co: a lui piace farsi chiamare Co27 e pare che qualcun altro, sicuramente meno famoso di lui, vi si sia ispirato, tale Cristiano.

Il nome deriva dal tedesco “Kobold” traducibile in “coboldo”, una figura del folklore tedesco somigliante a un folletto: si credeva che i coboldi rubassero ai minatori il prezioso argento e lo sostituissero con un altro metallo di scarso valore, il cobalto, appunto [1].

Il colore reale

Sì, avete capito bene, in realtà il cobalto è simile all’argento e con esso poteva essere confuso: il cobalto è infatti un elemento bianco-argenteo, ferromagnetico e molto duro. [2]

Cobalto, il vero colore del metallo simile all'argento
Cobalto, il vero colore del metallo simile all’argento

E allora perché si dice blu cobalto?

Blu cobalto

L’alluminato di cobalto, noto anche con il nome di blu cobalto, blu di Thénard o blu di Dresda, è un materiale che venne sintetizzato per la prima volta nel 1802 da Thénard [3]. Louis Jacques Thénard, chimico francese famoso per la scoperta, tra le altre cose, dell’acqua ossigenata, ottene il blu cobalto scaldando insieme fosfato di cobalto o arsenato di cobalto e allumina, attraverso il processo della sinterizzazione. In questo processo le polveri fini dei vari componenti vengono mescolate, pressate e poi riscaldate mantenendo una pressione alta in modo che i granuli delle polveri si uniscano a formare un pezzo unico.

Bellissima polvere di blu cobalto
Bellissima polvere di blu cobalto

Da questo processo nasce quindi un materiale, che costituisce una variante fredda e desaturata del blu, che servì da pigmento per i pittori dell’epoca e che oggi conosciamo con il nome di blu cobalto.

Curiosità mediche:

1. Il Cobalto si trova in moltissimi organismi viventi, noi umani compresi, in quanto costituisce una componente fondamentale della vitamina B12, che per questo è infatti chiamata cobalamina, a sua volta utile per diversi processi, tra cui la sintesi del DNA, necessaria per la replicazione cellulare.

2. Il Cobalto 60, un isotopo radioattivo artificiale che emette raggi gamma, è impiegato nel trattamento radioterapico di alcuni tipi di tumore, nonché come strumento per ottenere la sterilizzazione delle attrezzature mediche [4].

Missione Scienza si tinge di Blu Cobalto, e voi?

 

Cosimo Quaranta

Medico Specializzando in Medicina Interna al primo anno di corso, grande appassionato di scienza in tutte le sue declinazioni, e da oltre 3 anni impegnato nella lotta per la corretta informazione in qualità di editor per Missione Scienza.

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