Giornata mondiale del donatore di sangue
La donazione di sangue consiste nella raccolta di circa 450 ml di sangue da un donatore sano, per poi trasfonderlo in un soggetto ricevente bisognoso di sangue o di alcune sue componenti. Le donazioni di sangue sono un pilastro per il trattamento di diverse patologie e senza l’aiuto dei donatori volontari molte procedure terapeutiche non potrebbero avvenire.
Sangue, sangue, e ancora sangue… ma da cosa è formato?
Il sangue è un tessuto connettivo formato da una parte liquida (chiamata plasma) e una parte cellulare. La parte cellulare è formata da:
- eritrociti, che conducono l’ossigeno ai tessuti;
- leucociti, che fanno parte del sistema immunitario;
- piastrine, autrici della coagulazione.
Invece il plasma è un liquido giallo costituito per il 90% da acqua e per il 10% da sostanze organiche (tra cui la più abbondante è l’albumina) e sali disciolti.
Landsteiner e i gruppi sanguinei
Il sangue umano non è tutto uguale, si contraddistingue infatti dai gruppi sanguinei.
I gruppi sanguinei sono rappresentati dalla presenza/assenza di particolari antigeni (proteine, carboidrati, glicoproteine, glicolipidi).
I gruppi sanguinei sono tantissimi, ad oggi se ne stimano circa 40, ma le due classificazioni più importanti sono il sistema AB0 e Rh, scoperti da Landsteiner che è nato proprio nel giorno di oggi (14 giugno) del 1868. (In realtà Landsteiner è stato co-scopritore del fattore Rh insieme ad Alexander S.Wiener).
Sistema AB0
Tutti noi e i nostri parenti mammiferi, abbiamo un antigene H legato alla membrana dei globuli rossi. Esso è un glicano, formato da N-acetilglucosammina e galattosio (a cui è associato un residuo di fucosio). Questa molecola può essere modificata, da una glicosil-transferasi per formare antigeni diversi.
Potrà essere legata al galattosio-aminoacile, per formare l’antigene A, o al galattosio, formando l’antigene B. Se una persona ha l’antigene A sarà di gruppo A, se ha l’antigene B sarà di gruppo B e se li ha entrambi sarà di gruppo AB. Se il gene che codifica per la glicosil-transferasi è mutato avremo solo l’antigene H e il soggetto sarà di gruppo 0.
Sistema Rh
Nel macaco rhesus sono stati scoperti ulteriori antigeni formati da proteine idrofobe non glicosilate, presenti sempre sulla membrana dei globuli rossi. Di questi il più importante è l’antigene D.
Anche noi abbiamo questo antigene; anche se non tutti: circa il 15% di noi presenta una mutazione sul gene che lo codifica rendendo le persone prive di questa proteina. Per cui chi la possiede sarà Rh+, chi non la possiede sarà Rh-.
Compatibilità dei gruppi sanguinei
Purtroppo non è possibile donare il proprio sangue a tutte le persone in modo casuale. Infatti, esiste una compatibilità legata ai gruppi sanguinei; quindi, prima di ricevere il sangue, sarà fondamentale verificare se si è compatibili.
Fortunatamente però, nonostante esistano circa 40 gruppi sanguinei (e chissà quanti altri ne scopriremo), l’incompatibilità è legata soprattutto ai soli AB0 e Rh.
Ma perché esiste questa compatibilità?
Generalmente, quando veniamo a contatto con un antigene che il nostro organismo non riconosce come proprio (non-self), esso verrà attaccato dal nostro sistema immunitario. Per cui è ovvio che se, ad esempio, siamo del gruppo A e quindi abbiamo solo globuli rossi con antigeni A e veniamo a contatto con un sangue di gruppo B con antigeni B, essi verranno riconosciuti come estranei e i globuli rossi verranno distrutti.
Ma perché donare?
Le trasfusioni di sangue salvano la vita di circa 630 mila persone all’anno solo in Italia, circa una al minuto.
Il sangue può essere usato così come lo si è raccolto (sangue intero), oppure può essere separato nelle sue componenti. È possibile usare solo il plasma, solo i globuli rossi o solo le piastrine, in base ai casi che si presentano di volta in volta. Ad oggi, la trasfusione di sangue intero è piuttosto rara perché l’uso di una sola componente è più comodo ed efficace.
Globuli rossi
Sono utilizzati per il trattamento di alcune forme di anemia (come l’anemia falciforme) e in tutti i casi in cui un individuo ha perso molto sangue (come dopo un parto, dopo un incidente stradale, dopo un intervento chirurgico ecc.)
Plasma
Il plasma contiene tante proteine fondamentali per mantenere costante il volume del sangue circolante. Inoltre, contiene i nutrienti per le cellule dell’organismo. Viene usato dopo un parto o dopo un intervento chirurgico al cuore. È utile anche per ottenere i farmaci plasmaderivati, tra cui:
- l’albumina: utile per il trattamento di molte condizioni epatiche (come dopo paracentesi nell’ascite), nella peritonite batterica, nella sindrome epatorenale e nella plasmaferesi;
- le immunoglobuline: utili nella terapia sostitutiva delle immunodeficienze e nel trattamento di patologie autoimmuni o dei processi infiammatori sistemici;
- l’antitrombina e i fattori della coagulazione: usati nel trattamento dei pazienti con deficit congeniti;
- il fibrinogeno: usato per il trattamento e la profilassi delle emorragie causate parzialmente o totalmente da deficit dello stesso.
Piastrine
Per il loro potere coagulante, sono somministrate nei pazienti con emorragie provocate da un danno del midollo osseo. Inoltre, sono utilissime per il trattamento dei pazienti con leucemie. Viene impiegato anche per ottenere il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) usato per stimolare la guarigione dei tessuti danneggiati.
Come fare per donare?
Innanzitutto, informatevi su quale sia il centro più vicino alla vostra posizione. Potete usare il seguente link dove è possibile conoscere la posizione di tutti i Punti di Raccolta aperti su tutto il territorio italiano.
Inoltre, è possibile donare il sangue in un’unità mobile, accreditata e autorizzata dalle competenti autorità regionali.
Prenotazione
Durante l’emergenza COVID-19, prima di recarsi all’unità di raccolta è bene effettuare una prenotazione. In questo modo si potranno evitare file e lunghe attese. Per maggiori informazioni consultate la FAQ del Ministero della Salute.
Il questionario
Arrivati al centro di raccolta dovrete compilare un piccolo questionario che servirà al medico per verificare se rispettiate i criteri per la donazione. In generale, è importante avere un buono stato di salute, un’età compresa tra i 18 e 65 anni (anche se in alcuni casi è possibile donare fino a 70 anni) e un peso corporeo minimo di 50 chilogrammi.
Per avere informazioni più dettagliate consultate il sito della Fidas.
Il colloquio
A seguito del questionario il medico vi inviterà per un colloquio consultivo per approfondire alcune risposte fornite nel questionario.
Analisi
Dopo il colloquio vi verranno prelevati dei campioni di sangue per effettuare test essenziali per garantire che il sangue raccolto sia sicuro e adatto per una futura trasfusione. Nello specifico verrà effettuato: un emocromo completo, test HIV, test per epatite B e C e test per la sifilide. Se viene riscontrata qualche anomalia verrete subito avvisati e invitati a eseguire ulteriori accertamenti.
Superata la selezione potrete procedere immediatamente alla donazione oppure potete tornare a casa e tornare un altro giorno. Comunque la donazione in generale durerà davvero poco, quindi non preoccupatevi di tardare a qualche appuntamento e, nel caso in cui dovreste arrivare in ritardo, potrete usare la “scusa” di essere andati a donare e verrete visti come persone molto generose.
Donazione
Al momento della donazione verrete indirizzati verso la scelta del tipo di donazione più adatta. La procedura più comune è la donazione di sangue intero che dura solo 15 minuti. I maschi e le donne in età non fertile possono donare ogni 3 mesi, le donne in età fertile ogni 6 mesi.
Ristoro e riposo
Dopo la donazione dovrete riposare qualche minuto e finalmente potrete rifocillarvi con un ristoro, funzionale a riequilibrare l’idratazione e compensare la perdita di liquidi.
Il permesso di lavoro
Ovviamente, se siete lavoratori dipendenti, avete il diritto di ottenere un permesso di lavoro per un’intera giornata per effettuare la donazione. Dopo la donazione riceverete un attestato di avvenuta donazione che potrete consegnare al datore di lavoro.
Conclusione
“Donare è il più grande atto di vita che chiunque può compiere” – Margaret Chan, ex direttore generale dell’OMS
Se vi state ancora chiedendo perché donare, vi posso assicurare che non esiste migliore sensazione al mondo che uscire da un centro prelievi con la felicità di aver potuto salvare qualcuno con un piccolissimo gesto.
DONATE IL SANGUE!
Sono Tommaso Magnifico, studente di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari e Socio Mensa (The high IQ society).
Scrivo articoli specialmente riguardati la medicina in tutte le sue sfaccettature: dal pronto intervento alla psicologia.
Potere alla scienza!!!