Epilessia: il piccolo male
Il cervello, la famosa “macchina perfetta”, capace di processare miliardi di impulsi elettrici ogni istante: tanti piccoli neuroni collaborano tra di loro permettendoci di muoverci, parlare, pensare… A volte, però, anche il cervello va in tilt. Diamo un’occhiata all’epilessia e in particolare al cosiddetto “piccolo male”.
Epilessia
L’epilessia è una delle patologie cerebrali. Si stima che la prevalenza in Italia sia dell’1%, con un totale di 500.000 persone affette. È un problema abbastanza diffuso e conosciuto nella popolazione; tuttavia, è un disturbo abbastanza eterogeneo, che si classifica in diversi tipi.
Come si produce, però, una crisi epilettica?
Meccanismo
Dobbiamo capire che il nostro cervello è formato da diversi tipi di cellule. Tra queste, i neuroni sono quelle cellule che sono capaci di generare e propagare un impulso nervoso. È in questo modo che il nostro sistema nervoso comunica da parte a parte: tutto dipende da queste piccolissime scosse elettriche (del voltaggio nell’ordine dei mV). Quello che si fa con un elettroencefalogramma è proprio andare a valutare la risultante di tutte queste piccole scosse nelle diverse parti del nostro cervello.
Tornando alla domanda di prima, una crisi epilettica si produce nel momento in cui si genera una scarica elettrica anomala e sincrona a livello della corteccia cerebrale. In sostanza ci sono alcuni gruppi di neuroni che diventano iper-reattivi e scaricano in maniera irregolare.
Questa scarica può essere localizzata a un’area del cervello, oppure essere generalizzata. In parole povere, altera il funzionamento di alcune aree cerebrali, e come conseguenza comporta le diverse manifestazioni dell’epilessia. Ovviamente, come in tutte le malattie, anche qui abbiamo una diversa gravità della condizione. La sintomatologia va da lieve a grave.
Classificazione
L’epilessia si distingue in diversi tipi. Innanzitutto, abbiamo le forme generalizzate e le forme locali, in base all’estensione del processo che abbiamo visto prima.
Le crisi parziali originano da un focolaio epilettogeno in una regione della corteccia cerebrale, cioè da un’area che possiede un’anomala eccitabilità, e la loro manifestazione clinica dipende dall’area interessata. In queste crisi ci può o meno essere perdita di coscienza.
Le crisi generalizzate, a differenza di quelle parziali, coinvolgono invece tutta la corteccia cerebrale e provocano normalmente una completa perdita di coscienza.
Entrambe le classi presentano diversi tipi di epilessia. In questo articolo ci concentreremo sulle assenze.
Assenza tipica
L’assenza tipica (o piccolo male) è un fenomeno di rapida e fugace perdita di coscienza e rappresenta una delle più tipiche forme di epilessia del bambino e del giovane. In genere, la crisi dura non più di 30 secondi, però non è una regola fissa. Si distingue dal “grande male”, la forma di epilessia generalizzata che si sviluppa con convulsioni tonico-cloniche.
La persona che sviluppa questa condizione, come detto improvvisa, interrompe bruscamente l’attività che stava facendo: come se fosse alienata dal mondo circostante, per un breve periodo non riconosce più dove si trova, o cosa stesse facendo, resta immobile, con lo sguardo più o meno fisso. Tipicamente non ha poi memoria dell’episodio.
La frequenza di questi attacchi è molto variabile. Possono andare da qualche volta a settimana, possibilmente anche meno, fino anche a più di 10 volte al giorno. Tutto ciò è importante soprattutto per accorgersi di questa condizione nelle forme più subdole, che si presentano con una bassa frequenza, meno impattanti.
In fondo all’articolo trovate un video che mostrano meglio la situazione di questi pazienti.
Trattamento
In presenza di epilessia, è sempre necessario un trattamento volto a ridurre o possibilmente eliminare le crisi, sia per la possibile gravità dei sintomi, sia perché talora le perdite di coscienza possono risultare pericolose durante alcune attività. Pensate a cosa potrebbe succedere se dovesse avvenire una crisi mentre si è alla guida di un’automobile…
La raccomandazione, come sempre, è quella di rivolgersi a personale medico specializzato.
Fonti e video
Assenza tipica – Epilepsy Toronto, YouTube [eng]