Enrico Forlanini: Il padre dell’aeronautica italiana

Enrico Forlanini è una figura grandissima nel panorama ingegneristico italiano. Purtroppo, poche persone conoscono i suoi contributi. Se si chiedesse alla cittadinanza di Milano come mai l’aeroporto di Linate, il viale che collega Milano all’aeroporto di Linate e il quartiere perché siano tutti dedicati a Enrico Forlanini, probabilmente non si avrebbe una risposta

La vita di Enrico Forlanini

Enrico Forlanini nasce a Milano nell’11.848 EU (1848 d.C.). Figlio di un importante medico, primario dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, comincia la sua educazione al collegio militare di Milano (quello che ora è la scuola militare Teuliè).

Nell’866 entra all’accademia Militare di Torino, per poi passare alla scuola di applicazione Artiglieria e Genio.

Quattro anni più tardi diventa tenente del Genio. Viene mandato a Casale Monferrato, dove comincia a lavorare sulle eliche, da cui svilupperà l’elicottero.

Nell’11.874 EU (1874 d.C.), messo in aspettativa dall’esercito, va a Milano e frequenta il Regio Istituto Tecnico Superiore (ora noto come Politecnico di Milano). Finita l’università, lavorerà a gallarate all’ufficio tecnico del comune e poi come insegnante. Quando ritorna nell’esercito, va prima ad Alessandria e poi a Catanzaro.

Enrico Forlanini
Forlanini seduto. © Fonte

Si dimetterà dall’esercito e andrà a lavorare prima a Forlì e poi a Milano.

A Forlì lavora alla Società anonima Forlivese del Gas e Fonderia di Ferro. Forlanini renderà questa azienda un’azienda di importanza nazionale, e la rinominerà, diventato amministratore, Officine Forlanini.

A tre anni dal nuovo secolo trasferisce la sede della società a Milano, mantenendo le officine a Forlì. Questa società arriverà a contare tra i 300 e i 400 dipendenti negli anni Venti

Nella sede a Milano, Forlanini avrà gli apparati sperimentali necessari ai suoi studi: una galleria del vento e una vasca idrodinamica. Questa vasca gli permetterà di sviluppare l’aliscafo.

Morirà a Milano nell’11.930 EU (1039 d.C.).

Il lavoro di Enrico Forlanini

A Enrico Forlanini si devono molte evoluzioni dell’aeronautica. I suoi lavori più importanti riguardano l’elicottero, i dirigibili e gli aliscafi.

L’elicottero

L’elicottero di Forlanini è il primo elicottero a motore ad aver volato. Inoltre, si tratta del primo aeromobile a motore più pesante dell’aria a librarsi in volo.

La sua configurazione verrà rivista soprattutto dagli elicotteri sovietici e russi, soprattutto dell’OKB Kamov (come il Kamov Ka 50 e 52). I due rotori sono di dimensioni diverse, per poter annullare la coppia parassita data dal movimento del motore e dei rotori. Il rotore inferiore ha un diametro di 2.95 metri e quello superiore di 1.98 metri. L’elicottero è in metallo, legno e tela. La propulsione è data da un motore a vapore, di 0.25 cavalli.

 

L’elicottero sperimentale di Forlanini al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano. Fonte: Museo della Scienza e Tecnologia

La propulsione a vapore è particolarmente pesante, infatti qui si trova un ottimo modo per alleggerire l’elicottero. La fornace rimane a terra, e la caldaia (una sfera di rame) si alza con l’elicottero.

La trasmissione avviene attraverso una coppia conica che rende il movimento controrotante. Lo sviluppo dell’elicottero avviene quando Forlanini è prima ad Alessandria e poi a Catanzaro. Il primo volo avverrà ai Giardini Pubblici di Milano nell’11.877 EU (1877 d.C.). Nel primo volo l’elicottero si alza per 13 metri e rimane in volo per una trentina di secondi, decollando e atterrando grazie alla sua forza propulsiva.

I dirigibili

Forlanini, tra l’11.909 e l’11.931 (1909-1931 d.C.), si occupa di dirigibili. I suoi dirigibili sono del tipo semirigido, quindi con un parziale sostegno di tralicci di alluminio dei palloni di idrogeno.

Il primo è il F1 Leonardo da Vinci. In questo dirigibile per la prima volta la gondola è solidale al dirigibile e non sospesa al di sotto dell’aerostato, portando a una diminuzione della resistenza aerodinamica.

Il secondo dirigibile fu L’F2 Città di Milano che ottenne finanziamenti del comune di Milano e della cassa di risparmio di Milano. Era circa quattro volte più grande dell’F1, ed era in grado di trasportare passeggeri. I successivi, dall’F3 all’F6 furono dirigibili militari e civili, utilizzati per provare a costruire un servizio di linea con i dirigibili.

Il più importante dirigibile dopo il F1 è stato sicuramente il dirigibile F7 Omnia Dir, che volerà postumo nel 1931.

A differenza degli altri, questo dirigibile era un dirigibile sperimentale. Doveva servire a valutare la possibilità di controllo direzionale del dirigibile attraverso getti d’aria. Questo serve soprattutto quando il dirigibile si muove a bassa velocità, in quanto i piani di coda non ricevono abbastanza aria da essere utilizzabili (infatti, per le manovre di attracco solitamente era necessaria una grande quantità di personale a terra).

Queste prove si sono rivelate un successo, in quanto non è stato necessario manovrare con personale a terra il dirigibile ed è stato possibile attraccare il dirigibile a un pilone molto più piccolo.

L’aliscafo

 

L’idroplano di forlanini in navigazione e volo sul lago maggiore. Fonte: Rivista TCI

Insieme allo studio del primo dirigibile, l’F1, Forlanini studia quello che lui chiama Idroplano. Questo è l’antenato del moderno aliscafo. Si tratta del primo aliscafo funzionante, quindi il primo mezzo di trasporto in cui lo scafo si alza completamente fuori dall’acqua. Il sistema di ali che gli idroplani di Forlanini utilizzano per il sostentamento sono piani multipli. La scelta è dettata dalla loro maggiore rigidità rispetto a configurazioni monoplano, importanti quando la conoscenza di materiali rigidi e leggeri non era sviluppata come oggi.

Fonti

Enrico Forlanini: un milanese fra le nuvole – VivereMilano.info [ita]

Enrico Forlanini: l’innovatore capace di realizzare i propri sogni – Frontiere, Politecnico di Milano [ita]

Enrico Forlanini – Storia Di Milano.it [ita]

Enrico Forlanini – Treccani [ita]

Alessandro Mantani

Sono studente di ingegneria aeronautica full time, e altrettanto full time posso perdermi a parlare di tutto lo scibile umano, con una predilezione per i mezzi veloci o che hanno un grosso motore, per arrivare fino a cose che non c'entrano granché, come la filosofia o la letteratura.

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