Biohackers: i pirati del genoma

Se il genoma è un mare vasto e per la maggior parte ancora inesplorato, i biohackers sono sicuramente i pirati che lo solcano, ignorando qualsiasi tipo di legge o regolamentazioni. Prendete Jack Sparrow e sostituite rum e spade con provette e micropipette, un camice possibilmente, e avrete il vostro personaggio.

Partiamo innanzitutto dal nome: un biohacker è una persona che unisce competenze scientifiche, interesse biologico e un approccio tipico di un hacker.

Le ricerche, infatti, vengono portate avanti in completa autonomia, lontane da istituzioni pubbliche o enti di ricerca, con lo scopo di rendere accessibili a tutti i frutti delle loro scoperte. Questi dubbi individui hanno sostituito laboratori a garage di casa e bypassano anni e anni di studi clinici provando direttamente sulla loro pelle le proprie intuizioni.

La radice del termine hacker, “hack”, significa “tagliare”, “sminuzzare”, “aprirsi un varco”. Se i classici hacker si aprono un varco tra le righe dei codici di software, i nostri amici si fanno strada tra le sequenze del nostro codice genetico. Come lo fanno? Grazie all’editing genomico.

Ultimamente se ne sente sempre più spesso parlare ed è ormai chiaro che saranno le terapie genetiche del futuro grazie al loro potenziale innovativo. Al centro mediatico in questo momento c’è CRISPR/CaS9, una tecnica di editing genomico figlia delle biotecnologie più rivoluzionarie.

 

 

CRISPR/CAS9

Il sistema CRISPR/Cas9 sfrutta i meccanismi naturali, caratterizzati negli anni ‘90, con i quali i batteri si difendono dall’infezione di virus. CRISPR sono dei sistemi di ripetizioni palindromiche che sono associati a endonucleasi (Cas9). Grazie a questo complesso i batteri possono frammentare il DNA di batteriofagi che hanno precedentemente infettato l’organismo.

Questo sistema è stato ripreso e modificato per ottenere un potente strumento di modificazione genetica.

Cas9, nella sua versione ingegnerizzata, può essere programmato per riconoscere qualsiasi sequenza di DNA. Basta fornirgli una corta sequenza di acido nucleico complementare a quella del DNA da tagliare (RNA guida) ed il gioco è fatto. Avremo delle potentissime forbici molecolari che potranno agire sul DNA in modo mirato e preciso.

A questo punto, sfruttando un sistema di riparazione del DNA chiamato “ricombinazione omologa”, la cellula provvederà ad auto-riparare la rottura utilizzando il DNA esogeno, completando così l’editing.

In questo modo, è possibile ottenere la correzione di mutazioni patologiche nel DNA o l’introduzione di varianti geniche riconosciute come importanti nella prevenzione di alcune malattie.

 

 

Sebbene CRISPR/CaS9 sia ancora oggetto di studio e sperimentazione, su internet è già possibile trovare KIT che permettono, almeno teoricamente, di modificare gli acidi nucleici di cui è costituito il genoma di tutti gli organismi viventi.

Viene venduto a una modica cifra di 169 dollari e permette a qualsiasi comune mortale con un minimo di competenze scientifiche di giocare a fare Dio.

Chissà, magari in futuro troveremo negozi di editing genomico e le persone, invece che andare a bersi una birra, quando si annoiano potranno andare a modificarsi il genoma a proprio piacimento. Fortunatamente siamo ancora ben lontani da questa realtà.

JOSIAH ZAYNER

 

 

Ve l’avevo detto di immaginarvi un pirata! Tutti in coperta! Al comando della nave c’è il capitan Josiah Zayner.

Josiah è uno scienziato americano; ha conseguito un BA in plant biology, MSc in cell and molecular biology e un PhD in biophysics all’Università di Chicago. Nella sua carriera ha lavorato anche come ricercatore alla Nasa per studiare l’adattamento genetico della vita su Marte.

Sorpresi? Vi aspettavate uno scappato di casa? Possiamo affermare che Josiah sia uno scienziato competente e rivoluzionario ma allo stesso tempo credo che concorderemo tutti sul fatto che non abbia tutte le rotelle del cervello al posto giusto. In fondo, credo che anche lui sappia che per la maggior parte delle volte non abbia idea di cosa stia facendo.

Josiah è finito sotto la luce dei riflettori quando nel 2017, in diretta streaming, si iniettò il proprio DNA modificato attraverso la tecnica CRISPR con l’obiettivo di gonfiarsi i muscoli. Ovviamente l’esperimento non ha funzionato, come da lui sostenuto, e fortunatamente non è andato incontro a reazioni avverse.

REGOLAMENTAZIONI E CONTROVERSIE

Il fenomeno del biohacking è relativamente recente e, come tutte le novità, necessita di regolamentazioni; nascono infatti tutta una serie di questioni etiche che hanno bisogno di essere affrontate.

Il biohacking è sicuramente qualcosa di estremamente pericoloso e da cui dissociarsi ma, nonostante questo, non sono poche le persone che si stanno improvvisando scienziati: da chi utilizza questi metodi come ultima spiaggia per curarsi da patologie per cui non esistono trattamenti, a chi vuole giocare con il proprio genoma per dimostrare qualcosa a qualcuno.

In alcuni paesi si sta già provvedendo a limitare e regolamentare “la scienza fai da te” in quanto potrebbe essere una realtà sempre più diffusa tra qualche anno. Lo stesso Bill Gates ha affermato che se fosse ragazzo oggi si dedicherebbe al biohacking… se lo dice lui…

CONCLUSIONI

Spero di non avervi appassionato troppo a tal punto da modificarvi il genoma da soli dopo la lettura di questo articolo. L’editing genomico sarà indubbiamente una risorsa che avrà un potenziale estremo e che già ora stiamo usando; l’importante è rispettare sempre i giusti tempi e approfondire l’argomento al minimo dettaglio.

Una cosa comunque c’è da dirla: nonostante il biohacker incarni valori sbagliati e agisca in modo totalmente irrazionale, è una figura che mostra un certo fascino, un po’ come i pirati.

PS: se siete interessati all’argomento, vi consiglio la serie tv “Biohackers” su Netflix.

FONTI

L’editing del genoma e il sistema CRISPR/Cas9 – Federazione Italiana Scienze della Vita

“CRISPR–Cas9 Structures and Mechanisms”, Annual Reviews

Il sistema CRISPR/Cas9 e il progresso delle scienze. Rivista Micron

Biohacker, ecco chi sono gli hacker della vita. Wired

 

 

Lorenzo Pagano

Sono laureato in biotecnologie e attualmente sto conseguendo la laurea specialistica in biotecnologie mediche e farmaceutiche. Al di fuori delle mura accademiche e lontano dai meandri di laboratori e biblioteche, ho anche una vita sociale molto movimentata. Sono appassionato di sport da combattimento, ascolto tonnellate di musica e guardo quintali di film. Sono nato negli anni 90' e mi mancano le atmosfere di quegli anni, nonostante non li abbia praticamente mai vissuti.

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