1000 modi per salvare vite, parte 2: Colpo di calore

Il colpo di calore è causato da un repentino incremento della temperatura corporea, in seguito al fallimento dei meccanismi deputati alla termoregolazione.
Durante un colpo di calore la temperatura interna può raggiungere i 40-42 °C sottoponendo l’intero organismo a uno stress notevole. Se non si interviene in tempo, le conseguenze possono essere molto gravi e addirittura fatali.

Cause del colpo di calore

  • Caldo: l’eccessiva temperatura può determinare un surriscaldamento continuo ed è possibile che i meccanismi di raffreddamento non funzionino a dovere e si verifichi questo rialzo termico.
  • Sport: chi pratica sport disperde calore grazie alla sudorazione, ma è possibile che, se la temperatura è troppo alta, la sudorazione non riesca a compensare la produzione di calore.
  • Umidità: rende più difficile la sudorazione. L’umidità elevata, insieme alle alte temperature nei mesi più caldi, fa sì che il corpo accumuli calore senza riuscire a dissiparlo.
  • Abbigliamento: se i nostri vestiti non permettono la traspirazione cutanea e la sudorazione, possono predisporre all’insorgenza del colpo di calore. Il corpo, attraverso la traspirazione, disperde il calore in eccesso, per cui un indumento anti-traspirante non consente ai meccanismi di raffreddamento fisiologici di funzionare a dovere. Motivo per cui è importante, in giornate calde, non indossare maglie troppo strette e vestiti anti-traspiranti.

Riconoscere i sintomi del colpo di calore

Ma come facciamo a capire se la nostra povera “vittima” sta avendo un colpo di calore? Di fondamentale importanza è riconoscere i sintomi.

Il colpo di calore è caratterizzato da:

  • Rialzo termico: la temperatura corporea può raggiungere 39-40°C e se non si interviene tempestivamente arriverà a 41-42°C, mettendo a rischio la vita del soggetto.
  • Difficoltà di sudorazione: osserveremo cute secca, arrossata o calda.
  • Crampi di dolore: soprattutto a livello degli arti inferiori e superiori e a livello gastrico. Sono il primo sintomo che ci permette di capire che siamo di fronte a un colpo di calore.
  • Irregolarità di tipo cardiocircolatorio: si osserva soprattutto tachicardia e variazioni di pressione.
  • Rossore al volto e calore alla testa.
  • Sintomi neurologici: confusione, alterazione della percezione, perdita di coscienza.
  • Altri sintomi meno specifici: nausea, vomito, mal di pancia, diarrea, brividi di freddo, difficoltà respiratorie.

Cosa fare se un soggetto presenta il colpo di calore?

Prima cosa da fare, come abbiamo visto nella parte 1, è sempre chiamare il 118 (112 dove è già attivo il numero unico di emergenza) o incaricare qualcuno di farlo. Ricordare sempre che la tempestività può salvare la vita, quindi fate velocemente ma fate bene.
Innanzitutto portare la persona in un luogo fresco e asciutto, un po’ di vento o aria fresca di qualsiasi genere e/o natura aiuta. Sì, potete anche sfoggiare le vostre abilità da “sventolatori” professionisti o magari tramutarvi in ventilatori portatili.

Quindi iniziate a spogliare il soggetto (consiglio di farlo solo se lo conoscete bene perché potreste essere passabili di denuncia. Ovviamente scherzo!). Cercate di allentare i vestiti del mal capitato e di applicare panni freddi e umidi, in modo tale da cercare di abbassare la temperatura. Se è cosciente fategli bere acqua fresca a piccoli sorsi e lentamente. Come dicono sempre le nostre mamme “Non bevete l’acqua fredda velocemente, fate pianoooo”.

All’occorrenza applicare compresse fredde, o del ghiaccio avvolto in un panno, su polsi, caviglie, inguine, nuca e ascelle. Prestare sempre attenzione a eventuali cambiamenti delle sue condizioni e attendere i soccorsi.

Fonte

Cosa sono i crampi da calore?

I crampi da calore sono il primo sintomo che ci permette di capire che siamo di fronte a un colpo di calore. La causa dei crampi è da attribuire alla sudorazione che, seppur avvenga con difficoltà, determina una perdita idrosalina che necessiterà di essere bilanciata con un’adeguata reidratazione.
Ricordate che nella reidratazione non è importante solo assumere liquidi, ma giocano un ruolo fondamentale i sali minerali. Per cui quando fate attività fisica o fa molto caldo è preferibile bere acqua ricca di sali.

Come trattiamo i crampi da calore?

Se una persona sta avendo dei crampi da calore portatela in un luogo fresco e fatela sdraiare. Distendete con cautela il muscolo interessato, datele un bacino sulla bua e passerà la paura… ehm… no… non era così. Dicevo… distendete il muscolo interessato e bilanciate la perdita di liquidi somministrando mezzo bicchiere d’acqua ogni 15 minuti, finché l’infortunato non si riprende.

Differenza tra colpo di sole e colpo di calore

È facile confondere il colpo di sole (o insolazione) con il colpo di calore, questo perché i sintomi sono molto simili. Il colpo di sole insorge dopo un’esposizione diretta, eccessiva e prolungata ai raggi del sole, soprattutto nei giorni estivi più caldi e in orario di punta. Si tratta di una condizione altrettanto grave perché all’azione del calore si aggiunge quella delle radiazioni ultraviolette e infrarosse. Si manifesta con cefalea e vertigini seguite da sintomi più severi come malessere generale, nausea e convulsioni, fino allo stato confusionale e alla perdita di coscienza. L’insolazione può interessare tutte le età, ma può essere molto pericolosa e letale per gli anziani.

Quindi la prima cosa che possiamo fare per distinguerli è valutare le circostanze. Se il nostro soggetto è stato esposto per molto tempo al sole, probabilmente ha avuto un colpo di sole e potrebbe presentare anche scottature sulla pelle o sul capo legate all’irradiazione solare. Mentre se l’ambiente è molto umido e caldo probabilmente il soggetto avrà avuto un colpo di calore. Ad ogni modo, se non riusciamo a distinguere a prima vista le 2 condizioni, non è un problema in quanto i passi da seguire sono molto simili.

Come aiutare chi manifesta segni di un colpo di sole?

Bisogna accompagnare la persona che manifesta i segni dell’insolazione all’ombra, in un posto possibilmente fresco e ventilato. Per contrastare la disidratazione è possibile eseguire impacchi freschi e bere piccoli sorsi d’acqua. È preferibile tamponare con teli umidi i polsi, i lati del collo, l’inguine, le ascelle e le tempie.

Attenzione! L’acqua usata per raffreddare il corpo deve essere tiepida e non ghiacciata. Questo perché, se troppo fredda, l’acqua potrebbe causare vasocostrizione e impedire la dispersione di calore. Ricordiamo infatti che la vasodilatazione cutanea permette di disperdere calore, mentre la vasocostrizione determina la conservazione del calore. Quindi se ci troviamo in ambienti freddi sicuramente i vasi cutanei diminuiranno il loro lume. Mentre se ci troviamo in spiaggia, a 40°C, a prendere il sole, i vasi cutanei aumenteranno il loro lume, permettendo la dispersione di calore.

Ricordiamo l’importanza della tempestività nel primo soccorso e, se il soggetto perde coscienza, chiamiamo subito il numero d’emergenza.

Conclusione

Con questo si chiude il nostro primo passo verso la conoscenza del primo soccorso, con la speranza di riuscire presto a padroneggiare a pieno i poteri di soccorritore. Mi raccomando: DO FIRST AID.

Questo articolo è il secondo della nostra rubrica “1000 modi per salvare vite” che comprende ora i seguenti articoli:

Fonti

Pillole di Primo soccorso – Croce Rossa Italiana (cri.it)

Tommaso Magnifico

Sono Tommaso Magnifico, studente di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Bari e Socio Mensa (The high IQ society). Scrivo articoli specialmente riguardati la medicina in tutte le sue sfaccettature: dal pronto intervento alla psicologia. Potere alla scienza!!!

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